Utility (+0,9%) – Hera ed Enel (entrambe a +1,5%) guidano i rialzi delle Blue Chips

 

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,9% rispetto alla parità del corrispondente europeo e al +2,1% del Ftse Mib.

Le borse europee hanno archiviato toniche la seduta, in scia all’andamento di Wall Street, con gli investitori sempre intenti a monitorare le decisioni delle banche centrali e l’agenda macroeconomica. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato in area 163 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,07%.

Tra le Large Cap del comparto Hera (+1,5%) e Enel (anch’essa a +1,5%) sono state le migliori mentre  ERG (-1,1%) si è posizionata in fondo al paniere di riferimento.

Il Gruppo Enel (+1,5%) ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi in calo su base annua del 28,2% a 47.095 milioni. Il decremento è attribuibile principalmente alla Generazione Termoelettrica e Trading per i minori volumi di energia prodotti, sostanzialmente ascrivibili al differente perimetro di consolidamento, e ai Mercati Finali per le minori quantità vendute, in uno scenario caratterizzato dalla progressiva riduzione dei prezzi dell’energia a seguito della stabilizzazione del contesto energetico.

Il Gruppo Hera (+1,5%) e il Gruppo Ascopiave hanno approvato, nelle assemblee straordinarie delle controllate Acantho e Asco TLC, la fusione per incorporazione di quest’ultima in Acantho.

Il titolo Italgas (+0,2%) è stato confermato per il settimo anno consecutivo tra i componenti della FTSE4Good Index Series, che raggruppa a livello globale le migliori aziende capaci di distinguersi per l’attenzione allo sviluppo economico sostenibile.

Il Cda di Snam (-0,4%) ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023,

Il Cda di Terna (-0,7%) ha esaminato e approvato i risultati al 30 giugno 2023.

Tra le Mid Cap, Alerion Clean Power ha terminato le contrattazioni a +1,4%, Industrie De Nora a +1,3%, Ascopiave a +0,2%, Acea a -0,4% e Iren a -1,7%.

Il Gruppo Ascopiave ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi consolidati pari a 83,9 milioni, in crescita del 3% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.

Il Gruppo Iren ha  chiuso il primo semestre 2023 con ricavi consolidati a 3.214,4 milioni in calo del 13,4% rispetto ai 3.711,6 milioni del pari periodo 2022.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Plc (+1,7%) e AlgoWatt (+0,7%) mentre Eems (-5,0%) è risultata la peggiore.

Nel primo semestre 2023 il Gruppo Acinque (flat) ha registrato ricavi delle vendite consolidate per 347,7 milioni, in calo rispetto al 2022 (367,3 mln) che comprendeva la posta non ricorrente relativa alle c.d. “Partite Pregresse” su tariffe idriche riferibili a precedenti esercizi per circa 15,3 milioni.