Beni per la casa (+0,4%) – I conti di Sabaf (-2,1%) non accendono i mercati

 

Ieri il Ftse Italia Moda Servizi per la Casa e per la Persona ha riportato un +0,4% rispetto al -1,3% del corrispondente europeo e alla parità del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso deboli, simili all’andamento di Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta all’agenda macro e alle banche centrali. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 171 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,34%.

Tra le Mid Cap Technogym ha segnato un +0,9% e De Longhi un -0,6%.

Tra le Small, B&C Speakers (+2,0%) e Bialetti (+1,7%) sono state le migliori mentre Sabaf (-2,1%) si è posizionata in fondo al paniere.

Nel secondo trimestre del 2023 il Gruppo Sabaf (-2,1%) ha realizzato ricavi per 50,9 milioni, in calo del 32% rispetto al pari periodo del 2022. Il dato normalizzato (adjusted) – che esclude gli impatti dell’iperinflazione sui bilanci delle società controllate turche (IAS 29) e i costi di start-up di Sabaf India, Sabaf Messico e della divisione Induzione – si è attestato a 56,8 milioni, inferiore del 22,6% rispetto a 73,4 mln del 2Q 2022.