Mercati asiatici – Seduta mista con Cina e Hong Kong poco mosse, bene il Giappone

Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura debole di ieri a Wall Street.

Cina poco mossa con Shanghai +0,1% e Shenzhen flat. Cauta anche Hong Kong (-0,1%) mentre il Giappone è positivo con Nikkei e Topix, entrambi +0,6%.

Oltreoceano, il Dow Jones ha registrato un calo dello 0,6%, lo S&P500 dello 0,4% e il Nasdaq dello 0,1%.

Tra gli investitori si riaccendono le preoccupazioni sull’inflazione alla luce dei prezzi elevati del petrolio dopo che i maggiori produttori OPEC+ hanno esteso i tagli all’offerta fino al termine dell’anno. I recenti guadagni registrati dal greggio rappresentano un ostacolo per gran parte dell’Asia, minacciando la crescita economica e rischiando di mantenere alti i tassi di interesse.

Sempre sul fronte asiatico, le azioni degli sviluppatori immobiliari cinesi hanno esteso i loro guadagni a quasi l’8% sulla scia delle speculazioni circa l’arrivo di ulteriori stimoli.

L’attenzione resta nel contempo sui segnali macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti al fine di individuare nuove indicazioni sulle prossime decisioni di politica monetaria della Federal Reserve.

Il policy maker della Fed, Christopher Waller, ha intanto affermato che i funzionari possono permettersi di “procedere con cautela” riguardo la stretta sui tassi in considerazione dei recenti dati che mostrano come l’inflazione continui a diminuire.

La presidente della Fed Bank di Cleveland, Loretta Mester, ha aggiunto che la banca centrale potrebbe aver bisogno di aumentare i tassi “un po’ più in alto”, senza tuttavia dire cosa dovrebbero fare i funzionari nel prossimo meeting.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a quota 1,073 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala in area 147. Tra le materie prime, petrolio in flessione, dopo il rally di ieri, con il Brent (-0,2%) a 89,8 dollari e il Wti (-0,2%) a 86,5 dollari al barile.