Mercati asiatici – Seduta di vendite diffuse

Seduta di vendite per le principali borse asiatiche dopo la chiusura debole di ieri a Wall Street.

In Cina Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente l’1,1% e l’1,6%, giù come Hong Kong a -1,3%. In frazionale ribasso il Giappone con Nikkei a -0,7% e Topix -0,4%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha chiuso a -1,1%, lo S&P500 a -0,7% e il Dow Jones a -0,6%.

Dall’agenda macro asiatica è emerso che le esportazioni cinesi sono diminuite meno del previsto, un segnale incoraggiante per l’economia.

In dettaglio, ad agosto, le esportazioni su base annua sono scese dell’8,8%, a fronte del -9,0% stimato dagli analisti e dopo il -14,5% del mese precedente. Le importazioni hanno registrato una flessione del 7,3% rispetto al -9,0% previsto e al -12,4% della rilevazione precedente.

Complessivamente, la bilancia commerciale della Cina ha registrato un saldo positivo di 68,36 miliardi di dollari, inferiore rispetto al surplus di 80,6 miliardi di luglio e ai 73,9 miliardi del consensus.

Sempre sul fronte macro, in Giappone, a luglio il Leading Index (preliminare) si è attestato a 107,6 punti, inferiore ai 107,8 punti del consensus e al dato finale di giugno (108,8 punti rivisto da 108,9).

In tema di politica monetaria, gli analisti prevedono che la Malesia mantenga i tassi invariati al 3%.

Nel frattempo, il membro del consiglio della Bank Of Japan, Junko Nakagawa, ritiene opportuno continuare con l’allentamento monetario per il momento, dato che l’obiettivo di inflazione non è stato ancora raggiunto.

L’attenzione resta nel contempo sulle prossime decisioni di politica monetaria della Federal Reserve.

Il presidente della Fed di Boston, Susan Collins, ha affermato che i politici dovranno essere pazienti mentre valutano i dati economici per capire i prossimi passi e che potrebbe essere ancora necessario un ulteriore inasprimento. Nel frattempo, l’ex capo della Fed di St. Louis, James Bullard, ha osservato che i funzionari dovrebbero continuare a prevedere un ulteriore aumento quest’anno quando aggiorneranno le loro proiezioni alla fine di questo mese.

Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a quota 1,072 e il cambio tra biglietto verde e lo yen in area 147,5. Tra le materie prime, petrolio in flessione, con il Brent (-0,3%) a 90,3 dollari e il Wti (-0,4%) a 87,2 dollari al barile.