Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,9% rispetto al +1,3% del corrispondente europeo e al -0,2% del Ftse Mib.
Gli eurolistini hanno chiuso misti, in linea con l’andamento di Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta, in particolare, all’agenda macroeconomica. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 171 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,34%
Tra le Large Cap del comparto Hera (+3,2%) e Terna (+2,7%) sono state le migliori mentre Italgas (+1,6%) e ERG (+1,4%) si sono posizionate in fondo al paniere di riferimento.
Italgas (+1,6%) ha ottenuto la certificazione per la parità di genere UNI/PdR 125:2022 che riconosce la capacità delle organizzazioni di adottare un approccio sistemico e un cambiamento culturale in grado di creare ambienti di lavoro inclusivi e paritari.
Terna (+2,7%) ha assegnato a Prysmian il contratto per la fornitura e posa in opera dei cavi sottomarini e interrati dell’Adriatic Link, il collegamento HVDC (corrente continua ad alta tensione) tra Abruzzo e Marche da 1000 MW di potenza, lungo circa 250 km, di cui 210 km sottomarini.
Tra le Mid Cap, Iren ha terminato le contrattazioni a +2,1%, Acea a +1,5%, Alerion Clean Power a +1,3%, Ascopiave a -0,5% e Industrie De Nora a -1,9%.
Infine, tra le Small, i best performer sono stati Acinque (+1,1%) e Edison Rsp (+0,8%) mentre Seri Industrial (-3,8%) è risultata la peggiore.