Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -1,8% rispetto al -1,7% del corrispondente europeo e al -0,3% del Ftse Mib.
Le borse europee hanno chiuso deboli, simili all’andamento di Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta, in particolare, alla Fed, all’economia cinese e all’agenda macro. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito in area 194 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,78%.
Tra le Large Cap del comparto Snam (-1,3%) e Terna (-1,5%) sono state le migliori.
In seguito alle dimissioni del consigliere Lorenzo Minganti, il Cda di Hera (-3,1%) ha nominato per cooptazione Enrico Di Stasi.
Asco TLC e Acantho hanno firmato l’atto di fusione per incorporazione di Asco TLC in Acantho, che dal 1° ottobre 2023 subentrerà nella gestione dei servizi di telefonia e di data center, attraverso un’infrastruttura di 326.600 km di fibra ottica proprietaria e la disponibilità di 4 data center (Imola, Siziano, Santa Lucia di Piave e San Vendemiano), con circa 9.000 clienti.
Tra le Mid Cap, Industrie De Nora ha terminato le contrattazioni a +0,5%, Alerion Clean Power a -1,7%, Ascopiave a -1,9%, Acea a -2,0% e Iren a -3,4%.
Infine, tra le Small, i best performer sono stati Acinque (+2,7%) e AlgoWatt (+0,5%) mentre Greenthesis (-0,7%) è risultata la peggiore.