ICF – Alantra conferma il ‘buy’ e TP a 7,0 euro, potenziale upside del 49,6%

Alantra ha confermato la raccomandazione ‘buy’ sul titolo ICF e il target price a 7,0 euro, valore che incorpora un potenziale upside del 49,6% rispetto al prezzo di chiusura del 15 novembre, pari a 4,68 euro.

Aggiornamento che giunge a valle della diffusione dei dati dei primi nove mesi del 2023.

ICF ha registrato un fatturato nei 9M23 di 60,3 milioni, -8,2% (-13,5% organico) rispetto a 65,7 milioni nei 9M22, influenzato principalmente – sottolineano gli analisti – da un contesto macroeconomico difficile in un contesto di mercato debole con una domanda inferiore in tutti i settori di riferimento. Tessitura Langè, consolidata ad aprile, ha generato ricavi per 3,5 milioni. Le vendite nel terzo trimestre sono state pari a 18,7 milioni, -10,1% a/a (-18,8% organico).

L’EBITDA nei 9M23 ha raggiunto 6,5 milioni, in aumento rispetto a 4,8 milioni dei 9M22. Migliora anche l’Ebitda margin al 10,8%, dal 7,3% dei 9M22, risultando al di sopra del dato FYE del 9,2% previsto da Alantra.

L’EBITDA del 3Q23 si è attestato a 2 milioni (margine del 10,8%), quasi raddoppiato su base annua.

Gli esperti ritengono che l’aumento della redditività derivi da costi più favorevoli dell’energia e delle materie prime, che si sono attenuati rispetto ai livelli di picco nei 9M22. Ritengono inoltre che lo sforzo del gruppo di bilanciare il mix di business con la crescente esposizione al segmento delle calzature e della pelletteria di lusso premium abbia contribuito a proteggere da una compressione dei margini.

Infine, l’indebitamento netto ha raggiunto i 13,9 milioni, in calo rispetto ai 15,8 milioni di giugno 2023 (dopo i dividendi di 1,3 milioni e il riacquisto di 0,3 milioni). L’incremento della PFN rispetto agli 7,8 milioni di fine 2022 è principalmente attribuibile all’acquisizione di Tessitura Langè.

Alantra ricorda che la società guidata da Guido Cami si sta ora concentrando per sfruttare meglio le sinergie derivanti dall’acquisizione di Langè in un contesto difficile. L’operazione, infatti, ha una forte motivazione strategica che consente a ICF di penetrare ulteriormente nel mercato finale del lusso e di diversificare l’esposizione aziendale (come Morel).

“Questa – commentano gli analisti – dovrebbe essere la priorità a nostro avviso in un contesto prolungato di sfide macroeconomiche, che riduce la visibilità sul business”.

Gli esperti, infine, confermano le previsioni per il FY23E mentre riducono le stime sulle vendite FY24-25E del 6% in media, a causa delle persistenti incertezze del mercato di riferimento, in linea con le prospettive di alcuni dei principali clienti di ICF.

Nel complesso, Alantra prevede che i profitti del FY23E raggiungeranno gli 80,3 milioni con un EBITDA di 8,1 milioni, e il relativo margine al 10,1%. L’indebitamento netto dovrebbe migliorare a 11,3 milioni. Ulteriori vantaggi potrebbero derivare da ulteriori sinergie legate all’operazione Tessitura Langè.

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