Commercio (+4,0%) – Sul comparto italiano svetta BF Holding con un +11,7%

 

La scorsa settimana il settore del commercio ha riportato un +4,0% rispetto al +4,4% del corrispondente europeo e al +3,5% del Ftse Mib.

Le borse europee hanno chiuso positive la seduta di venerdì, mentre Wall Street stava procedendo sottotono, con l’attenzione rivolta in particolare alle banche centrali e all’agenda macroeconomica. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 176 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,36%.

Tra le Large Cap Campari ha terminato le contrattazioni a -2,5%, mentre, tra le Mid, Marr ha segnato un +0,7%.

Nei primi nove mesi del 2023 Marr ha riportato ricavi totali consolidati a oltre 1,6 miliardi, in crescita rispetto ai circa 1,5 miliardi del pari periodo 2022 (+8,8%).

Il Piano di investimenti di Marr, orientato a sostenere e rafforzare la crescita organica nel medio/lungo termine e a incrementare l’efficientamento del network logistico, prosegue con la realizzazione del nuovo centro distributivo di Bottanuco (Bergamo), destinato all’incremento della presenza nella regione Lombardia, che è la prima in Italia per valore dei consumi alimentari fuori casa.

Infine, tra le Small, le performance migliori sono state di BF Holding  (+11,7%) e di Bioera (+10,3%) mentre la peggiore è stata di ePrice (-41,1%).

BF (+11,7%) ha ricevuto vari impegni di sottoscrizione dell’aumento di capitale da massimi 299.295.304 euro.

B.F. ha sottoscritto un accordo di investimento con EcorNaturaSì e i suoi azionisti Ulirosa, Alpa, Invest Tre, Dean Thomas William, Luisante, Ernst Schutz e Purpose Evergreen Capital GMBH & Co. KGAA (proprietari rispettivamente del 56,99%, 23,83%, 8,75%, 1,25%, 6,32%, 0,95% e 1,91% del capitale di Naturasì) volto a sviluppare sinergie commerciali tra Naturasì, le sue società controllate e collegate e le società del Gruppo BF.

In conseguenza dell’avvenuta emissione di complessive 3.685.898 nuove azioni ordinarie Bioera (+10,3%), a seguito delle richieste di conversione del prestito obbligazionario convertibile cum warrant ricevute da parte di Golden Eagle Capital Advisors, l’azionariato risulta così composto:  Ki Group (13,25%); Mercato (86,75%).

Nei primi nove mesi del 2023 Centrale del Latte d’Italia  (+9,9%) ha riportato ricavi pari a 250,8 milioni, in crescita del 12,3% rispetto al pari periodo 2022.

ePrice (-41,1%) ha informato che la società di revisione RSM ha rilasciato la propria relazione contabile limitata sulla relazione semestrale abbreviata al 30 giugno 2023 dichiarando di non essere in grado di esprimere un giudizio sulla conformità della stessa.

Il CdA di ePrice ha convocato l’assemblea straordinaria per il 12 dicembre prossimo.

ePrice ha comunicato, riguardo al prestito obbligazionario convertibile cum warrant (POC), di cui all’accordo di investimento del 16 marzo scorso, di aver ricevuto da Negma una richiesta di conversione di 6 obbligazioni, per un controvalore complessivo di 60.000 euro a valere sulla prime due trancheSuccessivamente ePrice ha reso noto, con riferimento al prestito obbligazionario convertibile cum warrant riservato a Negma Group Investment, di aver ricevuto da parte di quest’ultima richiesta di conversione di 6 obbligazioni, per un controvalore complessivo di 60mila euro, a valere sulle prime due tranche.

IVS Group (+4,2%) ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi consolidati pari a 538,6 milioni, in crescita del 49,7% rispetto allo stesso periodo del 2022, che includeva per un trimestre la attività entrate nel gruppo con la business combination con Liomatic, GeSA e Vendomat.

Newlat Food (+2,2%) ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi pari a 600,7 milioni, in crescita del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Orsero (+7,5%) ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi netti pari a 1,2 miliardi, in crescita del 30,0% rispetto allo stesso periodo del 2022. Al netto della variazione di perimetro (neoacquisite Blampin e CAPEXO consolidate a partire dal primo gennaio 2023), l’incremento organico del fatturato risulta pari al 7,6%.

In seguito CFO Sim ha confermato il rating ‘buy’ su Orsero e ne alza il target price a 25 euro (precedente 22,50 euro), valutazione che incorpora un upside potenziale del 48% rispetto al prezzo di 16,86 euro.

Orsero, facendo seguito a quanto comunicato l’11 ottobre scorso, ha concluso il programma di acquisto di azioni proprie effettuato nell’ambito di quanto deliberato dall’assemblea degli azionisti del 26 aprile scorso.

Nel semestre chiuso al 31 agosto 2023 Unieuro (+2,5%) ha realizzato ricavi pari a 1,23 miliardi, in riduzione del 5% rispetto a 1,29 miliardi del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

Nei primi nove mesi del 2023 Valsoia (+0,5%) ha registrato ricavi di vendita per 86 milioni (+10,8% a/a).