Moda (+1,5%) – Il segmento italiano chiude meglio del comparto europeo

 

Ieri il Ftse Italia Moda ha riportato un +1,5% rispetto al +1,1% del corrispondente europeo e al +0,6% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso perlopiù positivi, mentre Wall Street procedeva mista, con l’attenzione rivolta in particolare alle banche centrali e all’agenda macro. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 174 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,99%.

Tra le Large Cap Moncler ha segnato un +0,9%.

Tra le Mid Cap, Ovs ha terminato le contrattazioni a +2,4%, Safilo Group a +2,0%, Brunello Cucinelli a +0,3%, Salvatore Ferragamo a -0,4%, Tod’s a -0,7% e Intercos a -0,9%.

Infine, tra le Small, Zucchi (+6,2%) e Caleffi (+4,7%) hanno sovraperformato le altre mentre Csp International (-2,2%) è stata la peggiore.

Ratti (+2,4%) ha informato che gli azionisti Faber Five (riconducibile alla famiglia Favrin) e Marzotto (controllata da Trenora, i cui soci di riferimento sono pariteticamente Faber Five al 40% e Manifatture Internazionali al 40%), già sottoscrittori del patto parasociale datato 3 novembre 2009, divenuto efficace il 5 marzo 2010, e rinnovato fino al 5 marzo 2024, ieri 4 dicembre, hanno concordato di modificare la clausola 13.1 del patto prevedendo che ogni suo successivo eventuale rinnovo debba essere concordato tra le parti entro 15 giorni prima della scadenza del termine.