Utility (-0,9%) – Vendite sia sull’indice italiano che su quello europeo

 

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,9% rispetto al -1,1% del corrispondente europeo e al -0,3% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso perlopiù deboli, con Wall Street incerta dopo le prime ore di contrattazioni. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 159 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,91%.

Tra le Large Cap del comparto Terna (-0,5%) e Enel (-0,8%) sono state le migliori.

Enel (-0,8%), nel periodo compreso tra il 15 e il 18 gennaio 2024, ha acquistato 254.576 azioni proprie al prezzo medio ponderato per il volume di 6,7015 euro per azione, per un
controvalore complessivo di 1.706.040,764 euro.

Tra le Mid Cap, Acea ha terminato le contrattazioni a +0,6%, Ascopiave a +0,5%, Alerion Clean Power invariata, Industrie De Nora a -0,6% e Iren a -0,8%.

Iren ha sottoscritto con Unicredit e BPER due linee di credito di tipo Sustainability linked revolving credit facility (RCF) nella forma di linee “committed” per un ammontare
complessivo di 200 milioni e della durata di 3 anni.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Seri Industrial (+3,4%) e Acinque (+1,0%) mentre Eems (-6,3%) è risultata la peggiore.

EEMS Italia ha reso noto che è stata sottoscritta la sesta tranche dal valore nominale di 250.000 euro del prestito obbligazionario convertibile (POC) in azioni quotate EEMS riservato a Negma Group Investment deliberato dall’assemblea straordinaria in data 24 ottobre 2022 in esecuzione dell’accordo di investimento concluso tra la società e Negma comunicato al mercato in data 13 settembre 2022.