Ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un +0,3% come il corrispondente europeo e rispetto al +0,5% del Ftse Mib.
Le borse europee hanno chiuso positive, con Wall Street perlopiù cauta dopo le prime ore di contrattazioni. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 158 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,85%.
Tra le Large Cap, Intesa Sanpaolo ha terminato le contrattazioni a +1,3%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +0,7%, Banca Monte dei Paschi di Siena a +0,7%, Banco Bpm a -0,2%, UniCredit a -0,2% e Mediobanca a -0,9%.
Intesa Sanpaolo ha archiviato il 2023 con un utile netto pari a 7.724 milioni, in progresso del 76,4% rispetto al 2022 trainato dagli interessi netti. Inoltre, l’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo e le iniziative industriali chiave sono ben avviate, con una prospettiva di utile netto per il 2024 e per il 2025 superiore a 8 miliardi.
Nel 2023 Intesa Sanpaolo ha confermato il proprio impegno in ambito ESG, rafforzando il posizionamento da punto di vista dell’impatto sociale, del focus sul clima e della governance.
Tra le Mid Cap, Credito Emiliano ha chiuso a +0,1% e Banca Popolare di Sondrio a -2,7%.
Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +2,2% e Banca Profilo un +0,5%.