Ieri il Ftse Italia Tecnologia ha riportato un -0,3% rispetto al -2,6% del corrispondente europeo e al -0,3% del Ftse Mib.
Le borse europee hanno chiuso perlopiù deboli, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 134 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,62%.
Tra le large cap, altra seduta di forti vendite per Telecom Italia (-4,6%) che ha fornito delle precisazioni ai numeri del piano industriale 2024-2026 diffusi in occasione del Capital Market Day del 7 marzo. In particolare, TIM ha segnalato che il debito netto pro-forma al netto del deleverage stimato per l’operazione Netco, pari a circa 6,1 miliardi al 31 dicembre 2023, è atteso alla fine del 2024 pari a circa 7,5 miliardi. Inoltre, il Net cash flow è atteso intorno allo zero nel 2025 e nel 2026 intorno a 0,5 miliardi.
Tra le mid cap, denaro solo su Tinexta e Lottomatica (+2,1%).
Tra le small cap, CY4GATE (+1,1%) ha siglato due contratti per un valore complessivo di oltre 600.000 euro per l’esecuzione di due progetti di ricerca e innovazione in ambito cyber security con una primaria realtà high-tech italiana, per la durata di 12 mesi.
Unidata (-2,2%), nel periodo compreso tra il 4 e l’8 marzo 2024, ha acquistato 4.884 azioni proprie (corrispondenti allo 0,016% circa del capitale sociale), ad un prezzo medio pari a circa 3,71 euro e per un controvalore complessivo pari a 18.130,03 euro.
In coda Softlab che lascia sul terreno il 5,2%.
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