Global Markets Energy – Equinor investe usd 6 miliardi all’anno nell’attività E&P

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:

Giornata priva di direzione per gli indici azionari dell’eurozona: il FTSE Mib segna un -0,0%, il Dax 30 un +0,1% e il Cac 40 un -0,6%. A Londra il FTSE 100 scambia a +0,1% mentre a Wall Street l’S&P 500, il Dow Jones e il Nasdaq registrano tutti un -0,1%.

Nella seduta odierna sono in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,3%) a 86,3 dollari e il Wti (-1,4%) a 81,6 dollari.

Tra le altre commodities energetiche, il gas naturale registra un -2,1% e il gasolio un -2,1%.

Nel comparto Exploration & Production, Equinor segna un -0,1%, Chesapeake Energy un +0,1%, Conoco Phillips un -0,3%, Devon Energy una variazione nulla, EQT un -0,1%, Imperial Oil un -0,4%, Marathon Oil un -0,2%, Occidental Petroleum un -0,3% e Permian Resources un -0,4%, mentre nel Midstream Enbridge scambia un +0,1% e nella Raffinazione Marathon Petroleum registra un -0,8%.

L’Amministratore delegato di Equinor, Anders Opedal, ha dichiarato che l’azienda sta investendo 6 miliardi di dollari all’anno nell’esplorazione e nella perforazione per garantire una fornitura costante di petrolio e gas dalla Norvegia fino al 2035. Opedal ha detto che l’importo è il massimo che l’azienda energetica norvegese può investire senza erodere i rendimenti delle operazioni. Attualmente, l’azienda ha 50 progetti petroliferi e di gas nel Mare del Nord norvegese in corso o in cantier e, nel prossimo decennio, intende perforare 30 pozzi di esplorazione all’anno. In media, Equinor fornisce 40 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Opedal ha detto che l’azienda manterrà la fornitura a questo livello costante fino al 2035.

Nei servizi petroliferi, Baker Hughes segna un -0,4%, Halliburton un -0,9%, Liberty Energy un -1,8%, Schlumberger un -0,8% e Transocean un -0,7%.

Tra le altre Utilities, National Grid scambia a +1,5%, United Utilities a +1,6%, Veolia a +0,5%, Duke Eenrgy a +0,3%, PG&E sulla parità e Sempra Energy a +0,5%.

S&P Global Rating e Moody’s hanno confermato il rating di lungo termine di Terna, rispettivamente a BBB+ con outlook stabile e Baa2 con outlook stabile, un notch al di sopra di quello della Repubblica Italiana.

Nel nuovo Piano Industriale 2024-2028, del Gruppo Terna, il mantenimento di una struttura del capitale solida, grazie alla robusta generazione di cassa, contribuirà a sostenere la crescita degli investimenti – valore cumulato nel quinquennio pari a 16,5 miliardi, il più alto nella storia del Gruppo, per accelerare il processo di decarbonizzazione del paese – e un’attrattiva politica dei dividendi. Il Gruppo Terna ha archiviato il 2023 con ricavi pari a 3.186,7 milioni, in aumento del 7,5% rispetto al 2022. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente all’incremento della base asset regolata (RAB) del periodo, al netto dell’effetto volume e ai maggiori meccanismi incentivanti output-based. Significativa crescita anche per i ricavi delle Attività Non Regolate che riflettono, in particolare, il maggior contributo derivante dalle attività del Gruppo LT e del Gruppo Brugg Cables.