Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1% rispetto al +0,4% del corrispondente europeo e al -0,3% del Ftse Mib.
Gli eurolistini hanno chiuso perlopiù in rialzo, mentre Wall Street procedeva negativa. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,77%.
Tra le Big, fa meglio Terna (+2,4%) che ha chiuso il primo trimestre 2024 con un Ebitda di 628 milioni (+25,6%) e investimenti a 482,7 milioni (+53,3%). Per il 2024 il management conferma che il Gruppo possa conseguire ricavi per 3,55 miliardi, un EBITDA di 2,42 miliardi e un EPS pari a 0,49 euro. Con specifico riferimento al Piano Investimenti, il Gruppo ha un target 2024 pari a circa 2,6 miliardi.
Hera (-1%) ha annunciato che, attraverso la controllata A.C.R. di Reggiani Albertino, parteciperà alla bonifica del sito Caffaro a Brescia.
Tra le Mid, flat Alerion Clean Power che ha completato la costruzione e avviato la produzione di due nuovi impianti fotovoltaici in Romania, ciascuno con una potenza installata di circa 6 MWp e una produzione annua complessiva stimata a regime di circa 19 GWh.
In coda Industrie De Nora (-6,5%) che nel primo trimestre 2024 ha registrato ricavi in calo su base annua del 12,8% a 189,1 milioni e l’Utile Netto è diminuito del 27,9% a 18,0 milioni.
Tra le Small, in testa Seri Industrial (+5,3%) la cui assemblea ha approvato il bilancio 2023 e la destinazione dell’utile.
Greenthesis (0,0%) in RTI ha sottoscritto un contratto per le opere di progettazione esecutiva ed esecuzione degli interventi di decommissioning, bonifica e messa in sicurezza permanente dello stabilimento Caffaro di Brescia.