Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura in rialzo di venerdì a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,5% e l’1,8%, giù invece Hong Kong (-1,7%). Giappone invece poco mosso con il Nikkei a +0,2% e il Topix flat.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,09%, lo S&P500 a +0,38% e il Dow Jones a +0,59%.
Dopo la chiusura dei mercati venerdì, Pechino ha illustrato un pacchetto di stimoli da 10 trilioni di yuan per sostenere le amministrazioni locali e stabilizzare l’economia in deflazione. Tuttavia, il governo non ha annunciato uno stimolo economico diretto, alzando la preoccupazione che le misure potrebbero non essere sufficienti a contrastare ulteriori dazi statunitensi e le crescenti tensioni sotto la presidenza di Donald Trump.
A pesare sul sentiment anche i dati sui prezzi al consumo cinesi, risultati inferiori al previsto. Il tasso di inflazione annuale, si è attestato allo 0,3% a ottobre 2024, in frenata rispetto al consensus (+0,4%) e ai valori di settembre (+0,4%). Si tratta della lettura più bassa da giugno.
Nel frattempo, i prezzi alla produzione sono diminuiti del 2,9% anno su anno, dopo un calo del 2,8% nel mese precedente e superando le aspettative di un -2,5%. Si tratta del calo più ripido degli ultimi 11 mesi.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,070 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 153,4. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (flat) a 73,9 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 70,3 dollari.