Wall Street chiude la giornata di venerdì in deciso rialzo in scia a un jobs report superiore alle attese e che dimostra ancora una volta la resilienza del mercato del lavoro americano.
Così l’S&P 500 ha chiuso l’ultima seduta della settimana a +1,03%, il Nasdaq a +1,2% e il Dow Jones a +1,05%.
Scatta il Russel 2000 a +1,66%.
Il report di venerdì ha mostrato ancora una volta un aumento delle assunzioni di 139.000 unità. Un dato in rallentamento rispetto al mese precedente ma che ha comunque battuto le attese degli analisti.
Nonostante ciò il sentiment delle aziende e dei consumatori rimane di grande cautela mentre ancora si cerca di prevedere il reale impatto dei dazi sui beni che arrivano dagli storici parner commerciali degli USA.
Infatti il reale impatto della guerra commerciale sull’economia non ha ancora raggiunto il suo apice e la politica del presidente americano di approvare i dazi salvo poi bloccarli a stretto giro per trattare impedisce alle aziende di fare previsioni accurate sul vicino futuro.
Sullo sfondo gli analisti guardano allo scontro tra Donald Trump e Elon Musk dopo l’uscita di quest’ultimo dal governo. La Casa Bianca ha minacciato l’imprenditori di revocare tutti i contratti federali dimostrando che Trump vede la presidenza e il governo come uno strumento unitle ai suoi scopi.
Tornando all’azionario a trainare i listini sono state ancora le aziende tech.
Nvidia è balzata dell’1,2%, Apple dell’1,6%. Rimbalzo deciso per Tesla (+3,7%) dopo il crollo di giovedì seguito all’inasprirsi della diatriba tra Trump e Musk. Da inizio anno la società del miliardario ha perso quasi il 30%.
Tra le peggiori nella seduta di venerdì Lululemon Athletica è crollata del 19,8% dopo aver tagliato le stime per l’anno in corso. E’ l’ennesima azienda che avverte come la politica commerciale americana stia penalizzando fortemente i ricavi e i margini, con un forte impatto sui consumatori finali.
Passando alle materie il Brent ha chiuso l’ultima seduta a +0,05% a 66,5 dollari al barile. Sulla parità anche il Wti a +0,08% a 64,63 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro chiude a -0,24% a 3.338,47 dollari l’oncia. Timido rialzo invece per l’argento a +0,15% a 36,19 dollari l’oncia.
Infine sul forex l’euro/dollaro è flat a 1,14 e il dollaro/yen sale a 144,47.