Tecnologia – Settore in rosso nell’ottava, Best Union (+16,5%) prossima al delisting

Il Ftse Italia Tecnologia ha terminato l’ottava dal 26 febbraio al 2 marzo in perdita del 5%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (2,7%) e il Ftse Mib (-3,4%).

A livello internazionale, l’attenzione si è focalizzata principalmente sui primi interventi del nuovo presidente della Fed, Jerome Powell, che si è espresso a favore di un graduale rialzo dei tassi e si è mostrato ottimista sulla ripresa dell’inflazione e sull’economia americana, confermando le ipotesi di 4 interventi sul costo del denaro nel 2018. Parole che hanno rafforzato il dollaro, facendo scendere il cambio con l’euro fin sotto quota 1,22, per poi risalire oltre in area 1,23 dopo l’annuncio dell’introduzione dei dazi sulle materie prime da parte di Trump.

Nel comparto IT di Piazza Affari la big cap Stm ha chiuso i cinque giorni in calo del 5,3% mentre la mid cap Reply ha perso il 2 per cento. Proseguono intanto le manovre di consolidamento nel comparto dei microchip, con l’acquisto di Microsemi da parte di Microchip technology per 8,35 miliardi di dollari.

Fra le small cap svetta Best Union Company (+16,5%), che si allinea quasi al prezzo pagato da Time for Ticket (3,85 euro) per acquistare il 10,86% della società. L’operazione ha determinato il superamento della soglia del 90%, pertanto si procederà con il delisting di Best Union. In evidenza anche Snaitech a +8 per cento.

Debole TXT (-2,5%) dopo che Enrico Magni ha informato di volere un ruolo attivo nel consiglio e nella società stessa. L’imprenditore ha recentemente concluso, attraverso la controllata Laserline, un contratto per acquisire la quota attualmente di proprietà di e-Business Consulting S.A., pari a circa 28% di TXT.

Sottotono pure Eurotech (-4,8%) che ha avviato una partnership con AAEON Technology Europe BV per integrare la piattaforma di gestione dei dati e dei dispositivi ESF (Everyware Software Framework) di Eurotech sui gateway IIoT (industrial Internet of Things) di quest’ultima.

Limitano le perdite TAS Group (-%), che ha inaugurato ufficialmente in Francia nel polo tecnologico di Sophia Antipolis il suo secondo data center e Tiscali (%), che al 31 gennaio riporta una posizione finanziaria netta negativa per 178,6 milioni, a fronte di 180 milioni al 31 dicembre 2017.

Sprofonda invece Digital Bros (-7,7%) dopo i conti del semestre, che hanno evidenziato un calo dei ricavi e della redditività. Vendite anche su Tecnoinvestimenti (-6,6%), Be (-5,1%), Exprivia (-5%) ed Esprinet (-4,9%).

Fra le Tlc chiude in lieve ribasso Telecom Italia (-1%), mentre la cessione di Persidera a Raiway e F2i è slittata e per il momento la società verrà trasferita ad un trust scelto da Vivendi. In settimana inoltre è saltato l’accordo sugli esuberi ed un nuovo incontro è previsto per il 13 marzo, dopo la presentazione del piano. Intanto Bernstein ha alzato il rating su Tim ad outperform da market perform.

Sempre nel comparto tlc si segnala che al 31 gennaio Acotel (-2,1%) riporta una posizione finanziaria netta consolidata positiva pari a 4,6 milioni, in contrazione di 0,2 milioni rispetto a fine dicembre 2017.

Infine nel comparto dei giochi, a livello internazionale, si segnala che Igt ha vinto un contratto decennale con South Carolina Education Lottery per la fornitura di un nuovo sistema centrale, nuovi terminali per le lotterie, un back-up, una rete di comunicazioni multiforme e altri servizi.