Banco Desio – Tiene il margine di intermediazione (+1%) nel 1Q 2018

Il gruppo Banco Desio ha archiviato il primo trimestre 2018 con un margine d’intermediazione sostanzialmente stabile a 99,4 milioni. Le rettifiche su crediti sono salite a 17,1 milioni (+16,9% annuo). L’utile netto si è attestato a 9,5 milioni (+9,5% a/a), beneficiando del minore carico fiscale.

Banco Desio, nei primi tre mesi del 2018, ha riportato un margine di intermediazione pari a 99,4 milioni, un valore in linea con quello del periodo di confronto. Nel dettaglio, il margine di interesse è sceso a 55,9 milioni (-2,5% a/a) per via della politica monetaria espansiva che comprime fortemente i ricavi per interessi. Le commissioni nette sono rimaste stabili a 38,6 milioni, mentre i profitti da trading sono più che raddoppiati a 5,5 milioni.

I costi operativi sono leggermente diminuiti a 66,5 milioni (-1,3% annuo). Nel dettaglio, le spese per il personale hanno riportato un lieve calo a 43,2 milioni (-2,8% a/a), mentre gli altri costi operativi sono lievemente cresciuti a 23,4 milioni. In quest’ultima voce sono inclusi oneri di sistema per 3,8 milioni.

Dopo avere contabilizzato maggiori rettifiche su crediti per 17,1 milioni (+16,9% a/a), il risultato netto di gestione si è attestato a 15,8 milioni (-5% annuo).

Il periodo si è chiuso con un utile netto di 9,5 milioni (+9,5% a/a), sostenuto dalla minore imposizione fiscale (-30,9% annuo a 3,9 milioni).

Dal lato patrimoniale, a fine marzo gli impieghi sono rimasti stabili a 13.422 milioni, al cui interno i crediti verso la clientela scendono a 10.346 milioni (-1,3% rispetto a fine 2017). I crediti problematici lordi ammontano a 1.621,4 milioni, mentre quelli netti sono pari a 738,9 milioni, con un coverage ratio del 54,4 per cento. Le sofferenze nette lorde si attestano a 1.175,6 milioni, mentre quelle nette a 421,1 milioni, con un livello di copertura del 64,2 per cento.

Sostanzialmente invariata a 12.633 milioni anche la raccolta totale, al cui interno quella da clientela sale leggermente a 9.350 milioni (+0,8% rispetto al 31 dicembre 2017).

Sul fronte della solidità patrimoniale, a fine marzo il Cet1 si è fissato all’11,65% (11,50% al 31 dicembre 2017).