Mercati – Partenza piatta all’indomani della Bce

Apertura poco mossa per le borse europee, dopo i rialzi di ieri seguiti alla riunione di politica monetaria della Banca centrale europea. Intorno alle 9:10, a Milano il Ftse Mib oscilla sulla parità in area 22.500 punti. In lieve rialzo il Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%), mentre arretra l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%).

L’Istituto di Francoforte ha comunicato che non alzerà i tassi di interesse prima della fine dell’estate 2019, mentre ha annunciato l’uscita definitiva dal Qe entro dicembre passando per una riduzione dell’importo mensile degli acquisti da 30 a 15 miliardi a partire da settembre.

Sul fronte macro, attenzione soprattutto ai dati finali di maggio sull’inflazione dell’Eurozona, dopo che la Bce ha confermato ieri la propria fiducia sul progressivo ritorno dei prezzi verso il target del 2 per cento.

Intanto la moneta unica si avvia a chiudere la peggior settimana in oltre un anno e mezzo dopo il tonfo di ieri seguito al messaggio da colomba di Francoforte, con il cambio euro/dollaro in area 1,157.

In lieve rialzo il dollaro/yen a 110,8, dopo che la Bank of Japan ha lasciato invariata la propria politica monetaria e abbassato le stime di inflazione.

Restano in primo piano, invece, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, dopo che l’amministrazione Trump ha approvato nuovi dazi su una lista di prodotti cinesi per un valore di circa 50 miliardi di dollari.

Un annuncio ufficiale da parte di Washington è atteso per oggi e mentre non è ancora chiaro se e quando le nuove tariffe entreranno in vigore, Pechino ha risposto minacciando di non rispettare gli impegni presi nelle negoziazioni bilaterali degli scorsi giorni.

Tra le materie prime, infine, l’oro si mantiene in area 1.300 dollari l’oncia. Poco mosse anche le quotazioni del petrolio, con il Brent a 75,9 dollari e il Wti a 66,9 dollari.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio STM (+0,9%) e FERRARI (+0,4%), con quest’ultima che continua a viaggiare su nuovi record storici a un passo da quota 128 euro.

In rialzo anche FCA (+0,7%) che a maggio ha registrato un progresso tendenziale dello 0,2% delle immatricolazioni in Europa, con una quota di mercato al 7,6% dal 7,7% dello scorso anno.