Servizi Finanziari – Ottava no (-0,6%), pimpanti Azimut (+1,1%) e B. Generali (+1%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari archivia la settimana con un calo dello 0,6% e allineato all’omologo europeo (-0,7%), risentendo delle vendite sul comparto bancario (-1,8%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,4%). Sul mercato continua a prevalere un atteggiamento di cautela, in attesa del documento di economia e finanza che l’esecutivo varerà in autunno e da cui si avrà un quadro più sugli obiettivi economici che lo stesso intende raggiungere.

Il tutto senza dimenticare l’accentuarsi dello scontro commerciale tra gli Usa e i maggiori partner, che continuano a paventarsi a vicenda l’ulteriore introduzione di misure protezionistiche.

L’ottava negativa del settore creditizio impatta solo in parte sui titoli del risparmio gestito, tra i quali si mettono in evidenza Banca Generali (+1%), supportata anche dalla conferma della raccomandazione ‘outperform’ da parte di Mediobanca con target price a 28 euro, e Azimut (+1,1%), che recupera dopo una serie di sedute sottotono.

Male Exor (-2%), che si è mossa in scia all’andamento sottotono delle principali controllate quotate.

Prosegue il buon momento di Poste Italiane (+1,9%), sostenuta anche dal mantenimento de giudizio ‘overweight’ da parte di JP Morgan con target price a 9,40 euro.

Nel Mid Cap tra titoli legati alla gestione degli Npl risale Banca Ifis (+1,8%), dopo l’acquisto di quattro portafogli di Npl corrispondenti ad un ammontare totale di 600 milioni e i cui vertici stanno nuovamente valutando il dossier relativo a Farbanca. Le prese di beneficio, invece, penalizzano doBank (-3,4%) e Cerved (-2,3%).

Tra le Small Cap ancora significative vendite su Banca Intermobiliare (-8,9%) dopo il rally delle settimane precedenti, mentre scatta di Mittel (+6,3%), in scia all’annuncio che il veicolo Progetto Co-Val, cui fa capo oltre il 38% del capitale, ha intenzione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (Opa) totalitaria, rastrellando nel frattempo ulteriori pacchetti di titoli sul mercato.

Ok LVenture (+1,3%), che ha investito 60.000 euro nella start up GenomeUp, mentre arretra DeA Capital (-0,9%), nonostante la controllata DeA Capital Alternative Funds Sgr abbia lanciato il primo fondo che investirà nel comparto agricolo.