Utility – Vendite sul settore (-2,6%), A2A la migliore (+1,3%)

Ottava all’insegna della lettera sui titoli del Ftse Italia Servizi Pubblici (-2,6%) che ha sottoperformato l’Euro Stoxx Real Estate (-1,6%) e il Ftse Mib (-1,7%).

Tra le Big del settore, la migliore è stata A2A (+1,3%) che ha chiuso il secondo trimestre del 2018 con un utile netto di 94 milioni, evidenziando un balzo del 30,6% rispetto allo stesso periodo del 2017. Il gruppo guidato da Luca Valerio Camerano ha inoltre reso noto che la Commissione nazionale per le società e la Borsa ha dato il via libera al documento, depositato lo scorso 20 luglio, relativo all’Offerta pubblica d’acquisto obbligatoria totalitaria riguardante massime 26.264.874 azioni ordinarie di Acsm Agam  non ancora possedute, pari al 13,31% del capitale della società lariano-brianzola.

Calo frazionale per Snam (-0,5%) dopo i conti del secondo trimestre 2018, che hanno messo in evidenza un utile netto di 269 milioni, salito del 7,6% rispetto allo stesso periodo del 2017.

Italgas (-1,2%), nonostante ha annunciato di aver realizzato un utile netto di 76 milioni, in aumento dell’11,8% su base annua e ricevuto da Fitch la conferma del rating (BBB+).

Vendite su Terna (-2,3%) ed Enel (-4%) che ha chiuso il 2° trimestre del 2018 con un utile netto di 851 milioni, in flessione dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2017. Inoltre, ha comunicato che la controllata sudafricana ha sottoscritto con due importanti finanziatori (Nedbank Limited e Absa) tutti gli accordi di project finance per un importo massimo di 950 milioni di euro, ovvero fino all’80% dell’investimento totale di circa 1,2 miliardi relativo a un portafoglio di cinque nuovi progetti eolici per una capacità totale di circa 700 MW. La divisione dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi e soluzioni digitali, Enel X, fornirà tramite la controllata eMotorWerks un software intelligente alla American Honda Motor Company in merito al programma sperimentale Honda SmartCharge.

Tra le Mid Cap, svetta Ascopiave (+6,3%). Gli acquisti sul titolo sono scattati in scia ai rumours riguardante l’intenzione del fondo F2i di offrire ai maggiori soci della multi-utility veneta, riuniti in Asco Holding, una proposta non vincolante che valorizza le azioni di Ascopiave a 3,85 euro per azione. Le contrattazioni hanno subito tuttavia uno stop dopo il comunicato di F2i, in cui è stato smentito un prezzo di 3,85 euro per azione.

Denaro anche su Falck Renewables (+3,9%). Nel corso della settimana il gruppo guidato da Toni Volpe ha reso noto pubblicato i conti del secondo trimestre del 2018 che hanno messo in evidenza una crescita dei margini superiore alle attese degli analisti. Falck ha inoltre annunciato di aver comprato il 51% di Energy Team, azienda leader in Italia nei servizi di controllo dei consumi e di gestione della flessibilità sui mercati elettrici, con l’operazione che sarà finalizzata entro ottobre 2018. Il gruppo guidato da Toni Volpe ha inoltre reso noto di aver finalizzato l’acquisizione di Windfor per 0,625 milioni.

In calo frazionale Iren (-0,8%) e Hera (-0,9%) dopo la pubblicazione dei conti del periodo aprile-giugno, chiuso con un utile netto di pertinenza degli azionisti del gruppo bolognese è così lievitato a 37,6 milioni, in crescita del 20,9% su base annua e superiore dell’8,7% rispetto al consensus.

In coda Erg che ha perso 4,5 punti percentuali.

Tra i titoli delle small cap, la migliore è stata Acsm-Agam (+0,4%)

Vendite su Alerion (-1,7%) che ha reso noto che le società di progetto controllate, New Green Molise, Wind Power Sud, Dotto, Callari, Minerva e Eolo, hanno siglato contratti di O&M, conferendo a Fri-El Service l’incarico relativo alla prestazione di servizi di manutenzione per gli impianti eolici di cui le società veicolo sono titolari.

Chiude in coda TerniEnergia (-4,2%), che lo scorso venerdì ha pubblicato i conti relativi al periodo gennaio-giugno dell’esercizio in corso, da cui emergono ricavi pari a 10,5 milioni, in flessione del 26,1% rispetto al 1° semestre del 2017.