Mittel – Il cda giudica non congruo il prezzo dell’Opa

Il board di Mittel, riunitosi lo scorso venerdì, alla luce delle proprie valutazioni ha ritenuto non congruo sotto l’aspetto finanziario il corrispettivo offerto nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (Opa) totalitaria promossa dall’azionista Progetto Co-Val, pari a 1,75 euro per azione.

Anche l’advisor Lazard, incaricato in qualità di esperto indipendente, ha ritenuto il prezzo offerto non congruo.

La nota rilasciata dalla merchant bank milanese sottolinea che “l’esperto ha calcolato il Net asset value con i tre metodi più diffusi (discounted cash flow, analisi delle società comparabili e analisi delle operazioni precedenti) e ha applicato ha uno “sconto holding” sul Nav per azione: su queste basi il Nav medio è stato indicato tra 2,20-2,52 euro per quanto riguarda la prima metodologia, tra 1,99-2,29 per la seconda, tra 2,23-2,38 euro per la terza”. Ne viene quindi fuori un valore molto superiore agli 1,75 euro offerti.

Si segnala, inoltre, che il cda ha deliberato di non apportare azioni proprie (che rappresentano il 7,46% del capitale) all’Opa.

Lo scorso 17 luglio suddetto veicolo, nato dal conferimento di azioni Mittel da parte di Seconda Navigazione (controllata di Blue Fashion di Franco Stocchi) e Fondazione Cassa di Risparmio di Trento, ha comunicato l’intenzione di promuovere un’Opa obbligatoria totalitaria sulle azioni ordinarie della società guidata da Rosario Bifulco a 1,75 euro per azione (cum dividendo).

L’offerta, che sarebbe dovuta partire oggi, doveva essere promossa di concerto con Blue Fashion Group, che possiede direttamente lo 0,073% del capitale, e con Franco Stocchi, titolare di una partecipazione diretta pari allo 0,046 per cento.

Adesso, come riportato dalla stampa, si tratterà di capire cosa intendono fare i soci riuniti nel veicolo Progetto Co-Val (cui fa capo il 41,44% del capitale). Questi ultimi potrebbero rinunciare all’Opa o aumentare il prezzo offerto.

Si ricorda che lo stesso Ad di Mittel, Rosario Bifulco, detiene il 7,66 per cento. Un altro azionista importante è l’Istituto Atesino di Sviluppo (titolare del 9,50%).