Servizi Finanziari – Seduta ok (+1,3%), bene Azimut (+2,9%) e B. Generali (+2%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un progresso dell’1,3% e sovra-performando di un punto percentuale l’analogo europeo (+0,3%), sostenuto dal piccolo recupero del comparto bancario (+0,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,8%).

Gli investitori continuano a temere le possibili conseguenze sul bilancio pubblico, anche se gli ultimi rumor riportano che il Governo abbia intenzione di ridurre il rapporto deficit/Pil nella nota di aggiornamento del Def, tenendolo al 2,4% per il 2019, per poi portarlo al 2,2% nel 2020 e al 2% nel 2021. L’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, ha dichiarato che l’Italia “si impegna con l’Europa a mettere in atto una graduale riduzione del deficit dal 2020 dopo una deviazione limitata dalle regole di bilancio nel 2019”. Tria ha poi sottolineato: “Non mi pare si possa delineare un governo dalla finanza molto allegra o da far saltare i conti pubblici per dar spazio alle promesse”.

In tarda serata il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha confermato le indiscrezioni, sottolineando che il rapporto deficit/Pil resterà al 2,4% nel 2019, per poi calare al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021. Il tutto al termine di un nuovo summit con i principali esponenti dell’esecutivo.

Il parziale recupero del comparto bancario si è riflesso in larga parte anche sui titoli del risparmio gestito, tra i quali si mette in luce Azimut (+2,9%), che ha completato una nuova tranche del buy-back, seguita da Banca Generali (+2%), che rafforza la performance della seduta precedente.

Nel Mid Cap prosegue il rimbalzo Banca Ifis (+2,7%), il cui Ad Giovanni Bossi nel corso di una conference call con la comunità finanziaria ha rivisto al ribasso a circa 140 milioni l’utile netto atteso per l’anno in corso, annunciando un nuovo piano industriale. Al momento non è ancora dato sapere se i target stimati ad oggi per il 2019 saranno ancora possibili da raggiungere. Rallenta ancora doBank (-0,1%), mentre tornano gli acquisti su Cerved (+1,6%).

Tra le Small Cap nuovo pesante rosso per Banca Intermobiliare (-4,6%), la cui assemblea nei giorni scorsi ha approvato l’aumento di capitale da 91 milioni. Tiene DeA Capital (+0,2%), la cui controllata DeA Capital Real Estate rafforza ulteriormente la propria attività.