Moda – Berenberg analizza le maison del lusso

Berenberg avvia la copertura sul settore del lusso e della moda.

Negli ultimi cinque mesi, i timori circa un rallentamento potenziale dei consumi in Cina (32% della domanda di lusso) e le tensioni commerciali hanno portato a una riduzione della valutazione del settore lusso, in linea con la relativa media storica quinquennale di 21,5x.

Secondo gli analisti, il settore è però strutturalmente meglio posizionato rispetto a cinque anni fa. I driver di fondo del consumo del lusso, soprattutto in Cina (classe media e millennials) sono più solidi, e permettono di ipotizzare una crescita sostenibile midhigh-single-digit del comparto.

Nel corso degli ultimi due anni le tendenze tra i marchi di lusso sono stati divergenti, rendendo l’investimento nel lusso più difficile che in passato. Mentre i grandi conglomerati francesi hanno registrato eccezionali tassi di crescita delle vendite organiche a doppia cifra (+14% in media 2016-17), le case di moda italiane come Tod’s, Ferragamo e Prada hanno mostrato alcune difficoltà (-4% in media).

Tuttavia, le tendenze del settore stanno cambiando e si sta entrando sempre più in una nuova fase del ciclo, quella delle M&A. Una realtà che coinvolgerà l’intero settore per i prossimi 12-18 mesi. Crescendo a tassi più normalizzati, i grandi conglomerati del lusso come LVMH e Kering continuano ad accumulare notevoli somme di denaro che le permettono di raggiungere una maggiore forza contrattuale in termini di acquisizioni.

Discorso diverso invece per le maison del lusso italiane, che per ora sono lontane da questo processo e intendono mantenere la propria guida a livello familiare.

Tra le case di moda e del lusso tricolore, Berenberg ha focalizzato la propria attenzione su Moncler, Ferragamo, Tod’s e Brunello Cucinelli.

Nel dettaglio, per Moncler la raccomandazione è Buy con tp fissato a 37 euro (+21,4% sul prezzo di chiusura del 22/10). Nonostante il valore dell’azione sia sceso del 20% nell’ultimo mese in scia alle preoccupazioni sul commercio cinese che hanno colpito l’intero settore, gli analisti prevedono importanti prospettive di crescita per la maison del piumino.

Alla luce delle sue dimensioni relativamente più piccole, e le opportunità di crescita multiple in tutte le aree geografiche, canali e prodotti, gli analisti si attendono che Moncler possa continuare a sovraperformare il settore di lusso (2018-21E vendite Cagr di +13% rispetto al +7% per i suoi competitors).

Per Tod’s il giudizio è Hold con prezzo obiettivo fissato a 52 euro (-2,4% sul prezzo di chiusura del 22/10). Il titolo della famiglia Della Valle da ormai due anni soffre in Borsa, con performance inferiori di circa il 20% rispetto all’indice settoriale di riferimento. Un andamento appesantito dalla riduzione degli utili negli ultimi tre anni di circa il 55%.

Nonostante l’avvio di diverse iniziative, come “Tod’s No_Code”, gli analisti rimangono in attesa dei primi riscontri che possano invertire il trend negativo. Se i nuovi progetti non dovessero dare i risultati sperati, per i broker l’acquisizione del gruppo potrebbe essere una prospettiva imminente.

Per quanto riguarda Ferragamo, il prezzo obiettivo è stato fissato a 17 euro con raccomandazione Hold (-18,8% sul prezzo di chiusura di ieri, 22/10, una seduta chiusa con un +7,4% che segue un andamento altalenante da alcune sessioni). La maison del lusso, che dal 2017 sta attraversando un periodo di transizione, non ha ancora dato segnali evidenti di poter raggiungere i propri obiettivi nell’anno in corso. Gli analisti temono la vendita a breve della maison, che potrebbe concretizzarsi in assenza di un miglioramento del trend e del limitato successo delle strategie poste in atto.

Infine, per la piccola realtà di Brunello Cucinelli Berenberg continua a presentare interessanti prospettive di crescita e per tanto la raccomandazione è Buy con tp a 34 euro (+15,6% sul prezzo di chiusura del 22/10). La casa di moda del cachemire ha costantemente sovraperformato l’indice settoriale dal 2012.

Per i broker l’azienda presenta concrete opportunità di espansione sia a livello geografico che di prodotto e può concretamente raggiungere l’obiettivo a lungo termine di crescita dei ricavi del 10 per cento.