Utility – Settore a – 0,5%, in flessione Enel (-0,6%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha ceduto il mezzo punto percentuale, sostanzialmente in linea con il Ftse Mib (-0,6%) ma sottoperforando il corrispondente indice europeo che chiude in area di parità (-0,1%).

La Commissione UE ha diffuso le nuove proiezioni macroeconomiche che confermano il rallentamento della crescita e la vulnerabilità rispetto ad alcuni persistenti fattori di incertezza, con un’Italia che resta fanalino di coda. Stime in contrasto con le proiezioni ottimistiche contenute nella manovra e che sottolineano ancora una volta la divergenza tra Roma e Bruxelles sui conti domestici.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund continua ad oscillare tra 290 pb e 300 pb, attestandosi a 293 pb, con il rendimento del decennale italiano al 3,39 per cento.

Tra i titoli del settore utility presenti nel Ftse Mib le migliori Snam (+0,5%), che nel periodo gennaio-settembre dell’anno in corso ha riportato margini operativi in crescita.

In frazionale rialzo anche Terna (+0,4%) e Italgas (+0,3%).

In flessione Enel (-0,6%), che nei primi nove mesi del 2018 con un Ebitda ordinario che si attesta a 12.006 milioni (+6,2% a/a). Seguita da A2A (-0,9%), tramite la controllata A2A Energy Solutions, si è aggiudicata il servizio di gestione e manutenzione delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici e delle barre di ricarica situate presso le isole digitali del Comune di Milano.

Tra le Mid Cap, la migliore Falck Renewables (+0,9%), nonostante un avvio di seduta in positivo del 2,6%, in scia ai positivi risultati dei nove mesi del presente anno.

Cede il mezzo punto percentuale Iren, che tuttavia vede in miglioramento tutti gli indicatori economici sia per il terzo trimestre sia per il periodo gennaio – settembre dell’anno in corso.

Acea lascia sul terreno lo 0,9 per cento. Il Cda della Società ha approvato i conti relativi ai primi nove mesi del 2018, che confermano i positivi risultati del terzo trimestre.

Segue Hera (-2,4%), che tuttavia mostra ricavi in progresso del 9,4% nel periodo luglio – settembre 2018.

Tra i titoli a bassa capitalizzazione si distingue Alerion Clean Power (+1,8%).

Chiude in parità K.R. Energy, che ha deliberato la modifica della denominazione sociale in “SERI INDUSTRIAL S.P.A.” e ha nominato un nuovo consiglio di amministrazione, che resterà in carica per tre esercizi fino all’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020.