Servizi Finanziari – Avvio fiacco (-0,1%), vivaci Azimut (+1,4%) e Fineco (+0,5%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un lieve ribasso dello 0,1% ma tenendo meglio dell’analogo europeo (-%), risentendo della seduta poco vivace del bancario (flat) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,3%).

Il focus dei mercati resta rivolto ai possibili impatti sul bilancio pubblico italiano. Ancora di più dopo che nella missiva di risposta alla Commissione Europea, l’esecutivo Conte ha lasciato fermi i saldi stabiliti nella manovra finanziaria. L’organismo europeo ha comunicato che si esprimerà il prossimo 21 novembre.

“L’Italia non ha intenzione di cambiare la manovra per il 2019 ma il dialogo con la Commissione Europea prosegue per evitare uno scontro che non ha ragione di esistere”, ha dichiarato l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria.

La sostanziale tenuta del settore creditizio si è riflessa in parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali si segnala la seduta tonica di Azimut (+1,4%), seguita da Fineco (+0,5%). Calo tecnico per Banca Mediolanum (-1,9%), che ha staccato la cedola relativa all’acconto sul dividendo da 0,20 euro.

Seduta sottotono per Exor (-0,3%), il cui board la settimana scorsa ha dato il semaforo verde a un buy-back da 300 milioni.

Nel Mid Cap prosegue il buon momento di Banca Ifis (+2,7%), che ha acquistato due portafogli di Npl da 454 milioni, mentre rallenta ancora doBank (-0,1%), che secondo indiscrezioni di stampa starebbe lavorando alla creazione di una piattaforma di gestione. Di nuovo in rosso Cerved (-2,1%), la cui controllata Cerved Credit Management ha agito da special servicer nell’ambito di una cartolarizzazione “multi-originator”.

Tra le Small Cap piccola rimonta per Banca Intermobiliare (+0,3%), che ha completato l’iter per il trasferimento del rischio relativo al portafoglio di Npl cartolarizzato, mentre su MutuiOnline (-1,3%) scatta qualche realizzo dopo i rialzi dei giorni precedenti, grazie ai buoni conti riportati nei primi nove mesi.