Ieri tutte le Borse europee hanno chiuso sotto la pari, tranne Francoforte (+0,1%) e il Ftse Mib di Milano sostanzialmente invariato, in attesa della riunione della BCE, in programma per domani, giovedì 9 marzo. Il 14-15 marzo si terrà invece il meeting della Fed, in cui verrà presumibilmente annunciato l’atteso rialzo dei tassi di interesse.
In questo clima di cautela il Ftse Italia Servizi Pubblici ha archiviato le contrattazioni in flessione dello 0,3%, mentre l’Euro Stoxx 600 Utilities è sceso di mezzo punto percentuale. A Piazza Affari fra le Big Cap bene Italgas (+0,6%), che ieri ha collocato un bond da 650 milioni (a fronte di richieste per circa 1,2 miliardi), durata 7 anni e cedola fissa annua dell’1,125 per cento. Lettera invece per Snam (-1,5%), che ieri ha presentato i risultati consolidati del 2016 [SNAM – RICAVI ED EBITDA SOPRA LE ATTESE, DIVIDENDO CONFERMATO A 0,21 EURO] e il Piano Strategico 2017-2021 [SNAM – DIVIDENDO 2017 A 0,2155 EURO E UTILE NETTO OLTRE 1 MLD DAL 2020].
Fra le Mid Cap si è distinta ancora Ascopiave (+0,9%), che ha aggiornato nuovamente il massimo storico intraday a 3,09 euro, mentre le vendite hanno colpito Acea (-2%), che ieri è stato il secondo peggior titolo del Ftse Italia Mid Cap (+0,4%).
In rialzo dello 0,3% le quotazioni di Hera, dopo aver ricevuto il via libera dall’Antitrust per l’acquisizione di Aliplast sottoscritta lo scorso 11 gennaio. Ricordiamo che l’accordo prevede che Herambiente acquisti il 40% delle azioni Aliplast nelle prossime settimane, un ulteriore 40% entro marzo 2018 e il restante 20% entro giugno 2022 e che l’operazione ha un valore di circa 100 milioni.
Nel segmento delle Small Cap si è distinta con un +2,5% Acsm-Agam, la multi-utility di Monza e Como.