Mercati – Avvio poco mosso per l’Europa, Fca la peggiore del Ftse Mib

Apertura incerta per le borse europee, dopo la seduta negativa di Wall Street e la mattinata sottotono delle piazze asiatiche. Intorno alle 9:15 il Ftse Mib di Milano è in flessione dello 0,1% in area 21.260 punti, discostandosi poco dalla parità come il Dax di Francoforte, invariato e il Cac 40 di Parigi (+0,1%). L’Ibex 35 di Madrid e il Ftse 100 di Londra arretrano invece dello 0,3 per cento.

Sul Forex il dollaro tenta un timido rimbalzo dopo le perdite delle ultime sedute, innescate dalle vicende politiche che stanno coinvolgendo il presidente americano Trump e che diffondono un clima generale di incertezza sui mercati internazionali. L’EUR/USD torna in area 1,1135 dopo aver sfiorato quota 1,117 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 111,3 dopo aver raggiunto un minimo di 110,6 ieri sera.

Tra le materie prime, sia il petrolio sia i metalli preziosi consolidano i guadagni realizzati da inizio settimana con modesti cali. Wti e Brent scambiano rispettivamente in area 49 e 52 dollari al barile, mentre l’oro e l’argento quotano 1.256 e 16,74 dollari l’oncia.

L’agenda macro ha già visto la pubblicazione del dato sul Pil nipponico, in crescita nel primo trimestre del 2,2% su base annua rispetto all’1,7% previsto. Un incremento che consente al Paese del Sol Levante di estendere la striscia positiva a cinque trimestri, la più lunga serie da undici anni.

In mattinata la Bce diffonde i verbali della riunione del 26-27 aprile, mentre dalla Gran Bretagna sono previsti i numeri sulle vendite al dettaglio di aprile. Nel pomeriggio verranno diffusi dagli Stati Uniti l’indice Philadelphia Fed di maggio e le richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund apre in lieve rialzo a 178 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,155 per cento.

A Piazza Affari apre in calo di oltre il 4% FCA, contro cui il Dipartimento di Giustizia americano è pronto a intentare entro questa settimana una causa civile per le emissioni irregolari dei veicoli diesel se non verrà raggiunto un accordo con il produttore italoamericano.

Partenza positiva per i bancari BANCO BPM (+1,4%), UNICREDIT (+0,9%) e UBI (+0,7%), oltre che per LUXOTTICA (+0,6%) e BANCA MEDIOLANUM (+0,7%).

In fondo al listino, oltre a Fca, scivolano MONCLER (-2,9%) e LEONARDO (-1,7%), quest’ultima fra i più penalizzati anche ieri dal crollo del dollaro e dalle vicende politiche americane che mettono a repentaglio gli investimenti nella difesa.