Carige – Ancora acquisti in Borsa

Proseguono gli acquisti a Piazza Affari su Carige, dopo che ieri ha archiviato la seduta con un rialzo del 2,4% e un notevole volume di scambi. Nella seduta di ieri sono passati di mano 13,2 milioni di pezzi, contro una media di 8,1 milioni negli ultimi tre mesi. Oggi, invece, il rialzo dell’1,2% a 0,216 euro non è sostenuto da particolari scambi (alle 9:30 sono passati di mano poco meno di 400 mila titoli).

Rimane alta, tuttavia, l’attenzione sulle mosse che riguardano l’azionariato della banca in vista del prossimo aumento di capitale. Si è riferito ieri sulle voci riguardo l’intenzione dei principali soci di non mollare la presa sulla banca, anzi di essere disposti a incrementare il proprio peso. In particolare il maggiore azionista, Vittorio Malacalza, è ben deciso a difendere il proprio investimento pari al 17,6% dell’istituto e, secondo indiscrezioni, starebbe pensando di portare la propria quota fino al 20 per cento.

Resta poi il capitolo che riguarda la tranche da 60 milioni dell’aumento riservata agli ex portatori di titoli subordinati. Secondo alcune fonti, uno dei candidati potrebbe essere il gruppo Unipol che deteneva 75 milioni di Tier2 e ha partecipato alla conversione. Ci sarebbe già stato un incontro tra l’Ad di Carige, Paolo Fiorentino, e quello di Unipol, Carlo Cimbri per parlare della questione e sarebbe emersa un’apertura da parte della compagnia bolognese. Altri investitori istituzionali che avevano importanti posizioni nei subordinati e che quindi rientrano tra i destinatari dell’offerta sono Generali e Intesa Sanpaolo.

Non è poi escluso che vi sia qualche investitore istituzionale che intende scommettere sul successo dell’operazione di rilancio di Carige e decidere di entrare nel capitale prima dell’aumento, per poi poter partecipare alla ricapitalizzazione tramite il diritto di opzione che sarà riservato ai soci. Una strategia d’investimento alternativa rispetto all’acquisto dei diritti di opzione sul mercato.