Utility – Comparto positivo (+1,2%), vola ERG (+6,3%) dopo i conti

Chiude la seduta a 26.793 punti il Ftse Italia Servizi Pubblici, in rialzo di 1,2 punti percentuali con una performance che è stata superiore rispetto a quella registrata dal Ftse Mib (+1,1%), ma inferiore rispetto a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (+1,5%).

Torna a salire il rendimento del Btp a 10 anni, attestandosi all’1,97% dal precedente 1,95%, mentre lo yield del Bund di pari scadenza è sceso di circa 3 basis point allo 0,62 per cento.

Tra le Big Cap spicca il deciso rialzo messo a segno da Italgas (+1,6%), mentre in coda al segmento, seppur con una performance positiva, troviamo Terna (+0,3%).

Nell’ambito delle società Mid Cap spicca il deciso spunto rialzista di ERG (+6,3%), titolo che ha potuto beneficiare di risultati in forte crescita nel 2017, con il top management che ha deciso la distribuzione di un dividendo pari a 1,15 euro per azione. Il gruppo guidato da Luca Bettonte ha inoltre comunicato al mercato il nuovo piano industriale al 2022 e annunciato la cessione di Brockaghboy Windfarm, società di diritto inglese titolare del parco eolico da 47,5 MW realizzato in Irlanda del Nord e dalla cui vendita ERG introiterà liquidità per circa 108 milioni di euro.

Nel segmento si distingue anche Iren (+1,5%), società che ha pubblicato i risultati economici del 4° trimestre 2017, che evidenziano in particolare un forte incremento dell’utile netto e una lieve riduzione dell’indebitamento finanziario netto. Il Cda ha inoltre proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,07 euro per azione.

Tra le Small Cap ottima performance messa a segno da Falck Renewables (+4%) in scia ai conti del 4° trimestre 2017 che hanno mostrato un deciso aumento dei ricavi e dell’Ebit rispetto a quanto registrato nel pari periodo del 2016. Il Cda ha proposto la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 0,053 euro per azione.

Subisce invece un brusco crollo Gruppo Waste Italia (-40,7%), società che ha annunciato una perdita netta di 138,9 milioni al 31 dicembre 2016  e di 30,9 milioni al 31 dicembre 2017, con il patrimonio netto di fine 2017 che è risultato quindi negativo per 75,2 milioni.