Generali – Edizione potrebbe incrementare la quota vicino al 5%

Edizione, la holding della famiglia Benetton, punterebbe a salire a una quota vicina al 5% del capitale di Generali.

È quanto riportano rumor di stampa, ricordando che la famiglia veneta è recentemente salita dallo 0,94% al 2%, con un investimento che agli attuali prezzi di Borsa è pari a circa 500 milioni.

Gli stessi rumor riportano che l’ascesa nel capitale potrebbe avvenire entro l’estate e, agli attuali prezzi, implicherebbe un esborso di circa 700 milioni. Edizione dispone di una liquidità pari a 1,85 miliardi.

Qualora questa eventualità si verificasse, la famiglia Benetton diverrebbe il secondo azionista italiano del Leone di Trieste dietro a Mediobanca che detiene il 13,03 per cento. Quest’ultima ha recentemente confermato l’intenzione di cedere una quota del 3%, operazione che ha dichiarato di voler realizzare entro il 2019, seppur a prezzi non inferiori ai 17 euro.

Gli altri principali soci tricolore sono Francesco Gaetano Caltagirone che detiene il 3,55%, la Delfin di Leonardo Del Vecchio con il 3,16%, il gruppo De Agostini a cui fa capo l’1,7% e il veicolo d’investimento Ferak con l’1,38 per cento.

Secondo alcune indiscrezioni, Del Vecchio e Caltagirone potrebbe considerare a loro volta la possibilità di salire nel capitale, mentre il gruppo de Agostini ha più volte fatto presente che “Rimane una partecipazione finanziaria”.

COMMENTO

L’eventuale incremento della partecipazione in capo alla famiglia Benetton nel capitale del colosso triestina contribuirebbe a rafforzare, sulla carta, il peso degli azionisti italiani, che nel complesso deterrebbero con una quota vicina al 28 per cento.

Proprio la presenza di un azionariato molto frammentato ha contribuito a innescare, più volte in passato, manifestazioni di interesse più o meno velate ad acquisire la compagnia triestina da parte di rivali europei come la francese Axa o la tedesca Allianz, nonché da parte di una banca italiana come Intesa Sanpaolo giusto un anno fa. Progetto poi accantonato dall’istituto guidata da Carlo Messina dopo un’attenta valutazione.

Tuttavia, al momento l’investimento dei Benetton sembra essere di carattere puramente finanziario e la famiglia veneta non sembra avere mire sulla governance. Non è da escludere che la situazione possa cambiare nel corso dell’anno, in quanto ad aprile 2019 terminerà il mandato dell’attuale board.

Dal punto di vista finanziario, investire nel titolo del Leone ha una sua valenza considerato l’attraente dividend yield (5,5% ai prezzi attuali) e il potenziale re-rating.

Lo stesso Ad Philippe Donnet, in un’intervista in cui ha rimarcato gli ottimi risultati raggiunti nel 2017 che hanno consentito di aumentare il dividendo del 6% a 0,85 euro, ha affermato: “Mi auguro che il nostro business plan invogli gli investitori ad avere fiducia nel titolo Generali e ho l’impressione che questo stia succedendo”.

Il prossimo 21 novembre sarà presentato il nuovo piano strategico di Generali, che sarà improntato allo sviluppo e alla crescita, dopo che nell’anno in corso sarà completato il turnaround industriale.

Intorno alle 10:00 le azioni viaggiano sulla parità a 15,73 euro, una performance in linea con l’indice di settore (-0,1%).