Servizi Finanziari – Settimana pesante (-4,6%), reggono meglio Poste I. e B. Generali

Il Ftse Italia Servizi Finanziari archivia l’ottava con un significativo ribasso del 4,6% e sotto-performando di oltre due un percentuale l’omologo europeo (-3,2%), risentendo della performance negativo del comparto bancario (-2,9%) e facendo peggio del Ftse Mib (-2,5%). L’andamento di quest’ultimo è stato penalizzato anche dalle preoccupazioni generate dai dazi introdotti dal presidente americano Donald Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio, entrati in vigore venerdì e che tra gli altri escludono la Ue in attesa di una soluzione definitiva con Washington, oltreché da alcuni dato macro al di sotto delle attese, in particolare gli indici Pmi.

Le vendite sul settore creditizio si ripercuotono sui titoli dell’asset management, con Banca Generali che riesce limitare le perdite all’1,6% nella settimana in cui ha rinnovato la partnership distributiva con Generali Italia. All’estremo opposto Anima (-7,4%), che è peggiorata dopo avere comunicato le condizioni dell’aumento di capitale da 300 milioni, in partenza oggi dopo l’ok della Consob al prospetto informativo.

Riesce a contenere il rosso Poste Italiane (-2%), con il titolo che ha acquisito più forza dopo la presentazione del nuovo piano industriale, avvenuta un mese fa.

Settimana complicata per Exor (-5,5%), che si è mosso allineato all’andamento delle principali controllate quotate.

Tra le Mid Cap regge meglio l’urto DeA Capital (-1,9%), che negli ultimi tempi ha portato a termine diverse operazioni, tra cui la dismissione di diversi asset non ritenuti più core.

Banca Ifis (-8,2%) prosegue la fase di correzione avviata a fine ottobre 2017, dopo il forte rally precedente grazie anche agli ottimi risultati economico/finanziari riportati. La banca veneta, nel frattempo, prosegue nella semplificazione societaria che vedrà a breve l’incorporazione di Ifis Leasing.

Nello Small Cap nuovo crollo per Banca Intermobiliare (-6,7%), con il consigliere delegato Giorgio Girelli che lascerà l’incarico una volta perfezionata la vendita della quota di controllo al fondo Attestor, con quest’ultima che dovrebbe sbloccarsi a breve. La banca torinese, intanto, ha siglato una partnership distributiva con il colosso dell’asset management Capital Group.

In controtendenza Mittel (+0,6%), che ha beneficiato dei buoni risultati riportati nel 2017 che hanno visto il ritorno all’utile per 16,9 milioni.

Tiene la parità Banca Sistema, grazie anche al recente accordo siglato nel factoring con Popolare Lazio.