Il Ftse Italia Tecnologia ha terminato l’ottava dal 19 al 23 marzo in calo del 6%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-4,1%) e il Ftse Mib (-2,5%).
È stata una settimana tormentata per i listini azionari, condizionati dai timori per la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Trump ha annunciato nuove tariffe e sanzioni per 60 miliardi di dollari e Pechino sta studiando le possibili contromisure. L’ottava è stata caratterizzata anche dalla riunione della Fed, che ha portato il primo rialzo dei tassi nel 2018. A livello internazionale, inoltre, il comparto tecnologico ha sofferto anche in scia allo scandalo che ha travolto Facebook.
Tornando a Piazza Affari la big cap del comparto IT, Stm, ha chiuso i cinque giorni con un tonfo del 6,4 per cento. Sottotono anche la mid cap Reply (-5,4%) mentre Breed Reply, investitore con forte coinvolgimento operativo in aziende early-stage nell’Internet degli Oggetti (IoT), ha annunciato investimenti nella società francese Metron e nella norvegese Tag Sensors.
Per quanto riguarda le tlc Telecom Italia cede il 4,5% nell’ottava che ha portato alla decadenza del Cda a seguito delle dimissioni del presidente Arnaud de Puyfontaine, del vicepresidente Giuseppe Recchi e di altri consiglieri per un totale di 8 su 15. Convocata per il prossimo 4 maggio l’assemblea per il rinnovo integrale del board, in cui i piccoli azionisti non voteranno per Vivendi. Intanto Elliott ha dichiarato a Consob una quota pari al 5,74% al 15 marzo (3,75% i diritti voto).
Fra le small cap brilla Retelit (+3,9%) dopo i recenti movimenti nell’azionariato. In evidenza pure Eurotech (+2,9%) sostenuta dai conti del 2017 e Digital Bros (+1,9%) che, attraverso la sua divisione editoriale 505 Games, ha annunciato una partnership con lo studio indipendente malese Magnus Games Studio, per lo sviluppo e la pubblicazione di “Re: Legend”, gioco premiato quale astro nascente del sudest asiatico alla recente fiera ludica “Level Up”.
Resiste alle vendite Esprinet (flat) che ha approvato il progetto di bilancio 2017, mentre Tas arretra dell’1% nella settimana in cui ha pubblicato i risultati al 31 dicembre.
Debole anche Be (-1,9%) che venerdì ha annunciato un accordo strategico da 11,85 milioni per il periodo 2018-2024 con un primario Gruppo Europeo nel settore della Bancassurance. Pesante Exprivia (-5%) che ha adottato la soluzione SAP S/4HANA Cloud e ha deliberato in merito all’adozione di un piano di incentivazione a lungo termine denominato “Piano di Performance Share 2018-2020” da sottoporre all’approvazione della prossima assemblea degli azionisti. Infine Acotel cede il 5,8% dopo i risultati al 31 dicembre.