Servizi Finanziari – Avvio difficile (-1,9%), tiene meglio Poste I. vicina alla parità

Il Ftse Italia Servizi Finanziari comincia l’ottava con un rosso dell’1,9% che fa seguito al pesante rosso di quella precedente, sotto-performando di oltre un punto percentuale l’omologo europeo (-0,8%). Il comparto ha risentito della performance negativa del comparto bancario (-1,7%) e si è uniformato al Ftse Mib (-1,2%). L’andamento di quest’ultimo è stato ancora penalizzato dalle preoccupazioni generate dai dazi introdotti dal presidente americano Donald Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio, entrati in vigore venerdì.

Le vendite sul settore creditizio si ripercuotono sui titoli dell’asset management, tra i quali regge meglio Anima (-0,7%) nel primo giorno dell’aumento di capitale da 300 milioni. Sull’andamento ha impattato anche il rallentamento della raccolta evidenziato dai dati Assogestioni.

Riesce a limitare le perdite Poste Italiane (-0,4%), con il titolo che ha acquisito più forza dopo la presentazione del nuovo piano industriale, avvenuta un mese fa.

Avvio di settimana difficile per Exor (-2,2%), nonostante i buoni risultati riportati nel 2017 che hanno evidenziato un utile netto più che raddoppiato a 1.392 milioni.

Nel Mid Cap Banca Ifis (-5,2%) prosegue la fase di correzione avviata a fine ottobre 2017, dopo il forte rally precedente grazie anche agli ottimi risultati economico/finanziari riportati.

Tra le Small Cap piccolo rimbalzo per Banca Intermobiliare (+1,5%), con il consigliere delegato Giorgio Girelli che lascerà l’incarico una volta perfezionata la vendita della quota di controllo al fondo Attestor, con quest’ultima che dovrebbe sbloccarsi a breve.

Chiude in controtendenza Mittel (+1,7%), beneficiano ancora dei buoni risultati riportati nel 2017 che hanno visto il ritorno all’utile per 16,9 milioni.