Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rialzo dell’1,9%, recuperando una parte del rosso accumulato nelle ultime sedute, e allineandosi all’omologo europeo (+2,2%). Il comparto ha beneficiato della parziale risalita delle banche (+0,4%) e ha sovra-performato di un punto percentuale il Ftse Mib (+0,9%). L’andamento di quest’ultimo è stato supportato dal maggiore ottimismo sulla risoluzione della disputa Usa/Cina sui dazi.
La tenuta del settore creditizio si riflette sui titoli dell’asset management, tra i quali ssi mette in evidenza Azimut (+1,5%), il cui Ad Sergio Albarelli ha indicato nella crescita internazione e il miglioramento dell’efficienza le due direttrici che guideranno il lavoro per l’anno in corso.
Tornano gli acquisti su Exor (+2,4%), grazie ai buoni risultati riportati nel 2017 e in scia all’ottima performance delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap significativo rimbalzo per Banca Ifis (+7,7%), dopo i forti cali delle ultime sedute pur in assenza di notizie particolari.
In luce DeA Capital (+2,2%), che nel frattempo prosegue nella dismissione degli asset non ritenuti più core.
Tra le Small Cap prepotente risalita per Banca Intermobiliare (+9,3%), il cui consigliere delegato Giorgio Girelli lascerà l’incarico una volta perfezionata la vendita della quota di controllo al fondo Attestor, con quest’ultima che dovrebbe sbloccarsi a breve.
Su Mittel (-1,6%) scattano le prese di profitto, dopo i rialzi degli ultimi giorni per merito dei buoni conti evidenziati nel 2017.
Continua il recupero di MutuiOnline (+6,5%), azzerando del tutto il rosso accumulato da inizio anno e confermando il saliscendi avviato nel medesimo periodo.