Mercati – Europa positiva, a Milano arretra ancora Stm

Borse europee in frazionale rialzo, nell’ultima seduta di un trimestre volatile e alla vigilia del ponte pasquale. Intorno alle 12:10 il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,3%, lievemente arretrato rispetto al Dax di Francoforte (+1%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%).

Prima dell’apertura di Wall Street, dove resta sotto i riflettori il comparto tech dopo il sell-off delle ultime sedute, verranno pubblicati i dati sull’inflazione tedesca di marzo e su redditi e consumi personali statunitensi di febbraio. In mattinata invece sono stati divulgati i numeri sul Pil del Regno Unito del quarto trimestre (confermato in crescita dello 0,4% congiunturale e dell’1,4% tendenziale), sulla disoccupazione tedesca di marzo (-19 mila disoccupati e tasso stabile al 5,3%) e sui prezzi alla produzione in Italia di febbraio (+0,3% mensile, +1,8% nnuo).

Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene intorno a quota 1,23 mentre arretra leggermente il dollaro/yen a 106,6, dopo aver toccato un picco intraday a 106,9.

Tra le materie prime l’oro è sostanzialmente stabile in area 1.324 dollari l’oncia, così come le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 64,55 e 68,7 dollari al barile.

Nessun movimento rilevante anche sull’obbligazionario, con il rendimento del decennale italiano all’1,82%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in area 132 punti base.

A Piazza Affari gli acquisti premiano MEDIASET (+2,3%), RECORDATI (+2%), PIRELLI (+1,7%) e CNH (+1,6%). Poco mosse le utilities dopo l’exploit della seduta precedente.

In fondo al listino principale scivola nuovamente STM (-1%), già penalizzato ieri dalla debolezza del comparto dei microchip. In frazionale rialzo TELECOM ITALIA (+0,4%) nel giorno del Cda, mentre il collegio sindacale ha integrato l’ordine del giorno dell’assemblea del 24 aprile con la richiesta di Elliott di nominare sei nuovi consiglieri. Il fondo Usa punta a restituire un Cda completamente legittimato, rendendo intuile l’assemblea del 4 maggio, ma Vivendi potrebbe contestare l’integrazione operata dal collegio.