Chiusura poco mossa per le borse europee ad eccezione di Milano, che ha terminato la seduta in deciso ribasso in scia alla possibilità di un ritorno alle urne. Il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in calo dell’1,6 a 24.142 punti, penalizzato soprattutto da banche e utilities.
In rosso anche il settore dell’auto, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che ha segnato un -1,5% rispetto al -0,1% del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto, si ferma la corsa di Ferrari (-2,7%), su cui scattano i realizzi dopo i nuovi massimi storici toccati aggiornati a ripetizione nelle scorse sedute.
Vendite anche su Brembo (-3,5%), che ha presentato risultati trimestrali sostanzialmente in linea alle attese, Pirelli (-0,8%) e Cnh (-1%). Ribasso più contenuto per Fca (-0,6%), con fonti di stampa che ipotizzano che il gruppo potrebbe conferire a Magneti Marelli debiti per 1,5-2 miliardi, cifra superiore a quanto inizialmente stimato e che servirebbe a lasciare maggior spazio di manovra per affrontare un’eventuale multa in Usa per il Dieselgate.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni, infine, i conti superiori alle attese non sono bastati a risparmiare Piaggio (-1,4%) dalle vendite.