Banche – Ritornano gli acquisti (+1,2%), sprint di Bper (+8,3%) e Carige (+6%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dell’1,2% e in linea all’analogo europeo (+0,6%), supportando anche il Ftse Mib (+0,5%). Quest’ultimo ha recuperato dopo che martedì aveva risentito della dello stallo politico legato alla formazione del nuovo governo. Gli ultimi aggiornamenti parlano di una proroga di 24 ore concessa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Lega e al Movimento 5 Stelle per arrivare ad un accordo di fiducia sul possibile esecutivo.

Torna a salire dunque il comparto bancario, che martedì era stato tra i settori più colpiti dalle vendita a causa della risalita dello spread in scia all’eventualità di un ritorno alle urne entro l’autunno. Il tutto con nel pieno della stagione delle trimestrali, inaugurata ieri dagli ottimi risultati di Intesa Sanpaolo (+0,5%).

Nel listino principale scatta Bper (+8,3%), sostenuta dalla trimestrale migliore di sempre e dall’annuncio di una strategia più aggressiva per ridurre del 40% lo stock di crediti deteriorati entro il 2020.

Gli altri rimbalzi più consistenti dopo il rosso di martedì vengono messi a segno da Banco Bpm (+2,9%), il cui cda ieri ha approvato i conti del primo trimestre, e da Ubi (+3,5%), il cui board si riunirà oggi per l’approvazione dei dati contabili relativi ai primi tre mesi.

Mps (+3,8%), in controtendenza nella seduta di martedì, mette a segno un altro forte rialzo, sostenuta dalle attese positive sulla trimestrale che sarà resa nota il prossimo 11 maggio.

Nel Mid Cap riprende la marcia di Popolare Sondrio (+2%), che aveva interrotto il rally negli ultimi giorni. Lieve progresso invece per Credem (+0,4%), comunque percepito tra gli istituti più solidi del sistema bancario italiano.

Creval (flat) prosegue il trend negativo avviato nelle scorse sedute, anche a causa dei risultati trimestrali che hanno evidenziato una perdita netta di 30,1 milioni.

Tra le Small Cap forti acquisti su Carige (+6%), che beneficia delle attese positive su un ritorno all’utile nel primo trimestre 2018 dopo quattro anni di conti in rosso.