Banche – Prevalgono ancora le vendite (-3,4%), lo spread supera i 230 punti

Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso del 3,4% e sotto-performando di oltre un punto percentuale l’analogo europeo (-2,1%), rallentando anche il Ftse Mib (-1,2%). L’attenzione del mercato è ora rivolta alle prime mosse metterà in pista il neonato governo Conte.

Il neo presidente del Consiglio ha tenuto ieri il discorso programmatico in Senato in vista dell’ottenimento della fiducia da parte dello stesso, ottenuto ieri sera con 171 voti a favore. Nel corso del suo intervento, Conte ha ribadito tutte le principali priorità indicate dal contratto di governo siglato da Lega e 5 Stelle nelle scorse settimane.

In merito alla posizione dell’Italia nell’Unione Europea, il premier ha sottolineato che “punta all’eliminazione del divario di crescita tra l’Italia e l’Unione Europea. Obiettivo che dovrà essere perseguito in un quadro di stabilità finanziaria e di fiducia dei mercati”. Conte ha poi aggiunto: “il debito pubblico italiano è oggi pienamente sostenibile; va comunque perseguita la sua riduzione, ma in una prospettiva di crescita economica. La politica fiscale e di spesa pubblica al perseguimento degli obiettivi richiamati di crescita stabile e sostenibile”.

In concomitanza con le parole di Conte, lo spread Btp-Bund è nuovamente risalito in area 230-240 pb, penalizzando soprattutto il comparto bancario.

Le vendite hanno colpito tutti i titoli del listino principale, con ribassi compresi tra il 2% e il 4 per cento.

In netta controtendenza Mps (+3,5%), sostenuta dalla notizia dell’ormai imminente ingresso nel Ftse Italia Mid Cap e dalla prosecuzione del de-risking con la cessione degli Npl non inclusi nella cartolarizzazione.

Nel Mid Cap Popolare Sondrio e Credem riescono a limitare i danni nell’intorno dell’1%, mentre resiste Creval (+0,7%), che nel frattempo ha fatto un altro passo in avanti nel contenimento dei costi e il cui board ha nominato Mauro Selvetti Ad a partire dal prossimo 1° luglio.

Tra le Small Cap tiene botta Carige (flat), che continua a portare avanti la strategia di riduzione degli Npl, mentre Banca Finnat (-0,2%) interrompe il mini trend positivo delle ultime due sedute ma con perdite molto contenute.