Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dello 0,8% e in linea all’analogo europeo (+1,1%), tenendo a galla il Ftse Mib (+0,3%). L’attenzione del mercato continua ad essere rivolta alle prime mosse che metterà in pista il neonato governo Conte.
L’altra novità di giornata è quella riguardante la possibilità che nella prossima riunione del 14 giugno la Bce potrebbe fornire dettagli sull’uscita dal Quantitative easing, da molti attesa per la fine del 2018, dopo che il capo economista Peter Praet ha sottolineato che il target d’inflazione vicino ma al di sotto del 2% si sta progressivamente avvicinando.
Tornando alle vicende politiche nostrane, il neo presidente del Consiglio ha tenuto ieri il discorso programmatico anche alla Camera in vista dell’ottenimento della fiducia, incassata in serata con 350 voti a favore. Nel corso del suo intervento, Conte ha ribadito tutte le principali priorità indicate dal contratto di governo siglato da Lega e 5 Stelle, come aveva fatto il giorno precedente in Senato. Gli investitori continuano a chiedersi con quali risorse il premier attuerà le riforme promesse senza impattare troppo su deficit e debito pubblico.
A differenza di martedì a Palazzo Madama, Conte ha parlato anche delle banche, affermando che rivisiterà la riforma delle popolari e che intende separare le banche di investimento da quelle tradizionali.
E proprio il comparto bancario è riuscito man mano ad azzerare le perdite della prima parte di seduta fino a terminare in territorio positivo, grazie anche al restringimento dello spread Btp-Bund in area 240 pb. Nel corso della mattinata si era portato sopra 250 pb, dopo le parole pronunciate martedì da Conte nel corso del suo intervento al Senato.
Nel listino principale tutti i titoli riescono a ridurre il rosso, con Banco Bpm (+4,4%) che riesce addirittura a terminare con un forte scatto, con la banca che si appresta ad accelerare la cartolarizzazione del portafoglio di 5,1 miliardi di Npl che ha ricevuto il via libera del cda nei giorni scorsi. Bene Ubi (+1,5%), il cui Ad Victor Massiah ha confermato le tempistiche per la programmata cessione di una tranche di crediti deteriorati.
Mps (+2,9%) rafforza l’ottima performance della seduta precedente, supportata dall’ormai imminente ingresso nel Ftse Italia Mid Cap.
Nel Mid Cap Popolare Sondrio termina invariata, mentre tornano gli acquisti su Credem (+0,7%) archivia la seduta sottotono. Si mette in luce Creval (+1,2%), grazie anche all’ulteriore passo in avanti compiuto nel contenimento dei costi.
Tra le Small Cap in evidenza Carige (+1,3%), che prosegue nel portare avanti la strategia di riduzione degli Npl, e Banca Profilo (+3,1%), tra i potenziali candidati per una partnership con Nextam Partners.