Utility – Settore negativo (-2,3%) appesantito dalle Big

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -2,3%, sottoperformando sia il corrispondente indice europeo (-1,5%) sia il Ftse Mib (-2%).

Il tutto in un clima di tensione sempre più pesante legato allo scontro commerciale tra Usa e Cina.

Sull’obbligazionario il rendimento del decennale italiano è risalito di 18 bp al 2,72%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in ascesa a 238 punti base.

Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Terna seppur con un -1,8 per cento.

A seguire A2A (-2,2%) la quale ha comunicato, insieme alle altre società coinvolte nel progetto di aggregazione avente per perno Acsm-Agam (-1,2%), che si è avverata l’ultima delle condizioni sospensive riguardanti la creazione della nuova super multi-utility del Nord.

Vendite diffuse su tutte le altre Big del comparto tra cui Enel (-2,3%), che ha annunciato di aver siglato un accordo di finanziamento di circa 34 milioni di dollari statunitensi per la realizzazione dell’impianto solare di Ngonye (34 MW) con la società d’investimento interamente controllata dal governo zambiano, Industrial development corporation (Idc). Inoltre è stata annunciata la conferma, per il secondo mandato consecutivo e fino al 2021, di Francesco Starace all’interno del Cda dell’UN Global Compact, iniziativa per la sostenibilità aziendale a livello mondiale promossa dalle Nazioni Unite.

Tra le Mid ha fatto meglio Erg (-1,3%), seguita da Acea (-1,4%), il cui Consiglio di amministrazione ha annunciato di aver affidato alla consigliere Michaela Castelli la presidenza dello stesso organo esecutivo, colmando così il vuoto che si era venuto a creare con le dimissioni di Luca Lanzalone.

Infine tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata Biancamano (+2,1%). Resiste anche TerniEnergia con un +0,4 per cento.