Settimana positiva per il settore utility a piazza Affari, con il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha evidenziato un +0,9%, al di sopra sia del corrispondente indice europeo (+0,6%) sia del Ftse Mib (-1,2%).
Tra le Big Cap la migliore è stata Terna (+3,7%), seguita da Snam (+2,8%). In relazione a quest’ultima si riporta che lo scorso 21 giugno l’Autorità di regolazione per energia e reti e ambiente (Arera) ha pubblicato il primo quaderno di consultazione relativo alla regolazione dell’attività di trasporto del gas per il periodo compreso tra il primo gennaio del 2020 e il 31 dicembre del 2023. Inoltre Snam prevede tra l’altro d’investire circa 500 milioni di euro in iniziative legate all’efficienza energetica e alla mobilità. Investimenti che potrebbero essere finanziati mediante l’emissione di green bond o green loan entro l’anno. Infine si segnala che il gruppo, insieme all’International gas union (Igu) e al Boston consulting group (Bcg), ha presentato l’edizione 2018 del Global Gas Report nel corso della World Gas Conference di Washington. Lo studio sottolinea il ruolo centrale svolto dal gas naturale a livello globale, supportando la crescita economica e la lotta ai cambiamenti climatici, in un contesto caratterizzato dalla rapida evoluzione della transizione energetica mondiale.
Bene anche A2A (+0,8%) la quale ha comunicato che sono stati stipulati gli atti relativi alla fusione per incorporazione in Acsm-Agam (-2%) di A2a Idro, Aspem, AEVV Eenergie, ACEL Service, AEVV e LRG e alla scissione parziale di A2A Energia in favore di Acsm-Agam. La stipula di questi documenti consente poi di perfezionare le operazioni di conferimento in natura di rami d’azienda a beneficio di alcune società controllate dalla ex-municipalizzata lariano-brianzola. In questo modo, A2A realizza il progetto di super-utility del Nord avente per perno Acsm-Agam. Inoltre si segnala che l’Ad Luca Valerio Camerano ha confermato che il gruppo si è ritirato dalla gara per rilevare RTR, cioè la società che gestisce 130 impianti fotovoltaici, con una capacità installata pari a 334 MW, e che è stata messa in vendita da Terra Firma in Italia.
Poco mossa Enel (+0,2%) che, tramite Enel X International, ha siglato un accordo con Sixth Cinven Fund, fondo gestito dalla società di private equity internazionale Cinven, per acquisire il 21% del capitale di una NewCo, nella quale confluirà il 100% di Ufinet International, operatore wholesale di reti in fibra ottica leader in America Latina. Il controvalore dell’operazione è pari a 150 milioni di euro. Inoltre il colosso elettrico italiano, potrebbe salire all’81,35% dall’attuale 73,4% del capitale di Eletropaulo, acquistando il 7,97% ancora in mano allo Stato brasiliano. Infine si riporta che ha ottenuto il via libera l’Agenzia nazionale per l’energia elettrica del Brasile all’acquisto della società di distribuzione elettrica paulista e che ha raggiunto un accordo con F2i per la cessione dell’intero portafoglio di impianti a biomassa vegetale per complessivi 335 milioni.
Nel segmento delle Mid Cap, la performance migliore dell’ultima ottava è stata quella di Hera (+1,9%) la quale ha comunicato che lo scorso 26 giugno 107 azionisti pubblici hanno sottoscritto il Contratto di Sindacato di Voto e di disciplina dei trasferimenti azionari. Inoltre ha siglato con Open Fiber due contratti per l’ulteriore sviluppo dell’infrastruttura in fibra ottica che consenta una velocità di connessione fino a 1 Gbps nei comuni di Modena e Imola. Contratti firmati nell’ambito dell’accordo di collaborazione siglato lo scorso ottobre da Hera con OpenFiber.
Debole Falck Renewables (-1,4%) che ha comunicato di aver acquistato 299mila azioni proprie tra il 18 e il 22 giugno 2018 al prezzo medio unitario di 2,1439 euro per un controvalore complessivo di 641.034 euro. L’operazione rientra nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto deliberata dall’assemblea dei soci il 16 gennaio 2017.
Tra i titoli delle società a minore capitalizzazione ha fatto meglio Alerion (+2,3%) la quale ha comunicato il risultato finale dell’offerta in Borsa delle obbligazioni rivenienti dal “Prestito Obbligazionario Alerion Clean Power SpA 2018-2024”. Nel dettaglio, l’operazione si è conclusa con la sottoscrizione di 150 milioni di nuovi bond per un controvalore pari a 150 milioni di euro.
In flessione dell’1,3% TerniEnergia che ha annunciato l’interruzione del processo di cessione del ramo d’azienda EPC O&M Fotovoltaico “On site Engineering and Operations” a Gil Capital Ltd.