Aim – Avvio debole (-0,2%), brillano Agatos (+21,6%) e Esautomotion (+5,6%)

Avvio di ottava a due velocità per i principali listini europei, con Milano la migliore (1,1% a 21.111,4 punti). In frazionale rialzo Madrid (+0,4%), mentre ha terminato ferma sulla parità piazza di Londra. Cali contenuti su Parigi (-0,1%) e Francoforte (-0,2%).

Il Ftse Aim Italia ha terminato la scorsa seduta cedendo lo 0,2%, sottoperformando sia il London Ftse Aim 100 sia il London Ftse Aim All Share (entrambi a -0,1%). Il volume dei titoli trattati si è attestato a 1.419.150, in netto calo rispetto a quello mediamente scambiato a livello mensile.

Sugli scudi Agatos (+21,6%) con 857.000 azioni tradate. La controllata Agatos Energia, ha siglato un contratto per un impianto di trigenerazione a gas naturale con un primario player energetico internazionale. In scia alla notizia sono proseguiti gli acquisti sul titolo, che è stato anche sospeso per eccesso di rialzo al 20,3 per cento.

Acquisti su Esautomotion, in progresso del 5,6% a 3,49 euro scambiando 63.500 azioni. Gli analisti di Value Track hanno avviato la copertura sul titolo fissando un target price di 4,26 euro.

Denaro Fope (+1,4%) con 10.000 azioni scambiate. I dati del primo semestre 2018 hanno evidenziato un utile più che raddoppiato rispetto al pari periodo di confronto.

Segno positivo su Bomi Italia, in rialzo del 3,6% con 5.500 azioni contrattate, un volume superiore a quello mediamente scambiato nei 30 giorni precedenti. Si ricorda che nella recente Lettera all’Investitore pubblicata ieri su Market Insight (“Saldo dimensionale con Game changing acquisitions“), il Ceo di Bomi, Mario Ruini, ha illustrato le priorità strategiche del gruppo attivo nel settore della logistica biomedicale e della gestione di prodotti ad alta tecnologia per la tutela della salute.

Nell’assemblea di venerdì, tenutasi in sede ordinaria e straordinaria, i soci di Neodecortech hanno dato il via libera all’emissione di 13.101.500 “Warrant Neodecortech 2018-2020” e il relativo aumento di capitale.

Segno meno su Clabo, che ha ceduto il 5,4% negoziando 45.000 azioni. Il board sottoporrà ai soci un aumento di capitale per complessivi 8,2 milioni. Inoltre, i conti del primo semestre 2018 hanno evidenziato una crescita dei ricavi e della gestione operativa.

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