Ottava negativa per il settore utility a piazza Affari, con il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha evidenziato un -4,3%, sottoperformando sia il corrispondente europeo (-2%) sia il Ftse Mib (-3,8%).
Ad alimentare le vendite sul paniere dei titoli del settore utility e delle rinnovabili, ma anche dell’intera piazza Affari, il nuovo rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato italiani con lo yield del Btp decennale schizzato nella giornata di venerdì in area 3,14% (+26 bp) e con un differenziale dal benchmark tedesco di 267 punti base (+32 bp), dopo avere toccato punte in area 280 bp. L’allargamento dello spread tra il decennale italiano e l’equivalente tedesco è avvenuto in scia all’annuncio dell’accordo raggiunto tra il tandem Lega/M5S e il ministro Tria di un rapporto deficit/Pil al 2,4% per i prossimi tre anni.
Tra le Big Cap ha fatto meglio A2A (-3,1%) che, insieme a Lario Reti Holding, ha comunicato i risultati definitivi relativi al periodo di riapertura relativo all’Offerta pubblica di acquisto (Opa) obbligatoria totalitaria promossa dagli stessi su 26.264.874 azioni ordinarie di Acsm Agam (+4,2%), pari al 13,31% del capitale della società lariano-brianzola.
A seguire Terna (-3,9%) che ha comunicato di aver sottoscritto una ESG linked Revolving Credit Facility di back -up, nella forma di una linea committed (la linea di credito rotativa) per un ammontare complessivo di 900 milioni di euro e della durata di 5 anni con un pool di banche formato da Banca IMI, Banco BPM, BNP Paribas e UniCredit in qualità di Joint Mandated Lead Arrangers.
In calo del 4,8% Enel nonostante abbia annunciato di essere stata ammessa, per il quinto anno consecutivo, nello Stoxx Global ESG Leaders Index. Tale indice classifica le imprese in termini di performance in materia ambientale, sociale e di governance sulla base di criteri ESG forniti da Sustainalytics, un rilevante fornitore indipendente di ricerca e valutazioni in materia ESG e di corporate governance per gli investitori. Inoltre ha reso noto di aver connesso alla rete elettrica i due impianti fotovoltaici di Villanueva (828 MW) e di Don José (260 MW) nel maggiore Paese dell’America centrale.
Vendite pure su Snam (-5,6%) che punta a rafforzare la propria presenza in Cina, dopo gli accordi sottoscritti a fine agosto a Pechino con State Grid Corporation e China Resources riguardanti il business del biometano. Inoltre si riporta che l’unico sbocco in Italia per il Trans adriatic pipeline (Tap) è la spiaggia di San Foca in provincia di Lecce. A confermare il punto di approdo dell’infrastruttura che porterà il gas dall’Azerbaijan nel vecchio Continente, Luca Schieppati, managing director di Tap.
Nel segmento delle Mid Cap, la performance migliore dell’ultima ottava è stata quella di Erg (-0,1%). In flessione dello 0,8% Iren, il cui Consiglio di amministrazione ha comunicato il business plan relativo al periodo 2018 – 2023. Tra i target economici e finanziari è indicato un Ebitda pari a 1,02 miliardi di euro al 2023, cioè 200 milioni in più rispetto al 2017 di cui 120 milioni legati alla crescita organica e 65 milioni di sinergie.
Vendite anche su tutte le altre società a media capitalizzazione del comparto con Falck Renewables (-7,5%) in coda.
Tra i titoli delle società a minore capitalizzazione ha brillato Alerion (+10%).
In perfetta parità Biancamano che ha comunicato i conti del primo semestre 2018. Numeri da cui sono emersi ricavi per 39,5 milioni di euro, in calo di circa il 2% su base annua e un risultato netto rettificato positivo per circa 0,4 milioni (-26,6% su base annua),. Il risultato netto non adjusted evidenzia una perdita di 2,4 milioni.