Ottava nera per il settore della moda e del lusso che perde il 9,3%.
Una performance in scia all’intonazione negativa registrata dal corrispondente indice euroepo di confronto, in rosso del 6,4%.
Cinque giorni di vendite anche per Piazza Affari, in calo del 5,4 per cento.
Morgan Stanley ha tagliato la raccomandazione sui titoli del settore del lusso invitando gli investitori a ‘sottostimarli’ nei loro portafogli a causa di un previsto rallentamento degli utili.
Nonostante infatti i buoni risultati dei 9 mesi annunciati da Lvmh, con ricavi in crescita del 10% a 33,1 miliardi, i titoli del lusso soffrono per i timori legati al rallentamento dei consumi cinesi a causa della guerra commerciale con gli Stati Uniti.
Soffre dopo il downgrade Moncler, che lascia sul terreno il 15,6%. Non basta il tentativo di recuparo avviato nella seduta di venerdì.
Si segnala, sul titolo della maison del piumino, l’upgrade da parte degli analisti di Banca Imi, passati da raccomandazione Reduce a Hold con target price alzato da 32,4 a 32,6 euro.
Boutique che prosegue con lo sviluppo del progetto Genius, grazie al lancio della capsule n.1 ideata da Pierpaolo Piccioli.
Fatica a riprendersi invece Salvatore Ferragamo (-9,1%) con performance che si stanno avvicinando sempre più al minimo storico di 17,53 dell’aprile 2016.
Negativa anche Luxottica (-6,5%).
L’autorità antitrust ha aperto un’istruttoria sull’acquisizione, comunicata lo scorso 25 giugno, da parte di Luxottica del gruppo ottico Barberini, suo principale fornitore di lenti.
Per l’Antitrust l’acquisizione va letta nell’ambito della strategia di espansione del gruppo Luxottica “posta in essere negli ultimi anni, culminata, da ultimo, nella fusione con Essilor attualmente in fase di perfezionamento”.
Il nuovo colosso mondiale dell’occhialeria, EssilorLuxottica, ha poi presentato alla Consob il documento di offerta relativo all’offerta pubblica di scambio obbligatoria totalitaria promossa dall’offerente sulla totalità delle azioni ordinarie di Luxottica pari al 36,33% del capitale di Luxottica.
Subiscono il colpo sferrato da Morgan Stanley anche le mid cap del settore, come Brunello Cucinelli (-11,9%) e Tod’s (-6,6%).
Tentativi di rimbalzo per Stefanel, che tra vari alti e bassi chiude in ribasso del 2 per cento.
Solo Safilo si salva dall’ottava di vendite e chiude in territorio positivo a +2,4 per cento.