Archivia una seduta poco mossa il Ftse Italia Moda e Prodotti per la Casa (+0,1%), mentre cede lo 0,5% il corrispondente indice europeo di confronto.
Andamento analogo anche per Piazza Affari, in flessione dello 0,2 per cento.
Tornano in primo piano le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, con gli Usa pronti a imporre nuovi dazi se i colloqui previsti per il summit del G-20 a Buenos Aires non dovessero portare risultati.
Arretra dello 0,2% Luxottica, che si avvicina al delisting una volta che l’Ops totalitaria obbligatoria avviata lunedì sarà conclusa.
Sul fronte industriale il nuovo gruppo, nato dalla fusione tra Essilor e Luxottica inizierà già da ora a lavorare per disegnare le traiettorie di sviluppo futuro.
Intanto, sul fronte dei numeri, la fusione porterà a sinergie confermate tra i 420 e 600 milioni all’anno di Ebit nel medio termine e in accelerazione nel lungo termine.
Circa la metà deriverà dalla creazione di valore per l’aumento dei ricavi in un range tra i 200 e i 300 milioni e l’altra metà dall’ottimizzazione della struttura dei costi, di cui 150-200 milioni per il miglioramento della logistica e 70-100 per riduzione delle spese generali e acquisto materiali.
Tornano gli acquisti su Moncler, in progresso dell’1,3 per cento.
Tra le Mid Cap, ancora in luce Brunello Cucinelli, in rialzo del 2,4%. Positiva la seduta anche per Tod’s che chiude a +1,3 per cento.
Ritraccia invece Safilo Group (-7,4%), tra le società meno capitalizzate, dopo il rimbalzo dai minimi di venerdì e lunedì.
Lunedì è arrivata la conferma dell’avvenuta stipula del nuovo contratto di finanziamento per 150 milioni con scadenza al 30 giugno 2023.
Sempre lunedì l’assemblea straordinaria dei soci aveva dato invece l’ok all’aumento di capitale per altri 150 milioni.
Con questa operazione Safilo potrà continuare a contare sul supporto delle banche finanziatrici per la realizzazione degli obiettivi di crescita e dei piani di sviluppo previsti dal business plan approvato dal board lo scorso 2 agosto.