Avanza sui cinque giorni l’indice settoriale della moda con un rialzo del 3,1%, di poco superiore al corrispondente indice europeo di confronto (+2,9%).
Chiude in rialzo Piazza Affari (+3,8%).
Sulla parità Luxottica nella prima settimana valida per l’adesione all‘offerta pubblica di scambio (Ops) obbligatoria totalitaria promossa da EssilorLuxottica sulle azioni ordinarie di Luxottica non già direttamente, o indirettamente, possedute dalla holding.
Luxottica che, dopo l’ops, sarà delistata da Milano mentre il nuovo gruppo EssilorLuxottica, nato dall’integrazione tra Luxottica ed Essilor, sarà quotato solamente alla Borsa di Parigi.
Ben intonata Moncler (+7,2%) nella settimana che ha portato al lancio di due delle otto collezioni del progetto Genius.
Il gruppo guidato da Remo Ruffini ha prima lanciato la capsule n.5 targata Craig Green, mentre nella giornata di giovedì è stata presentata la collezione n.3 targata “Grenoble”.
Prima del weekend, il titolo ha beneficiato dei messaggi distensivi sull’asse Usa Cina.
La maison del piumino è stata designta dagli analisti di Hsbc come faro per la crescita del settore del lusso che, a differenza delle previsioni di altri istituti, dovrebbe mantenersi solida e robusta nel breve periodo nonostante le preoccupazioni derivanti dal Paese del Dragone.
Segno positivo su Brunello Cucinelli (+9,8%) che non da cenni di frenata alla sua corsa avviata a inizio mese.
A sostenere il progresso delle azioni sono le parole del presidente, Brunello Cucinelli, in un’intervista al Sole 24 Ore. Il numero uno si attende una crescita a doppia cifra per l’intero 2018.
Protagonista della settimana Safilo Group (-3%) dapprima con la conferma dell’avvenuta stipula del nuovo contratto di finanziamento per 150 milioni con scadenza al 30 giugno 2023.
Nel pomeriggio di lunedì, l’assemblea straordinaria dei soci aveva dato invece l’ok all’aumento di capitale per altri 150 milioni.
Con questa operazione Safilo potrà continuare a contare sul supporto delle banche finanziatrici per la realizzazione degli obiettivi di crescita e dei piani di sviluppo previsti dal business plan approvato dal board lo scorso 2 agosto.
Nella serata di mercoledì il gruppo veneto ha comunicato i dati poco positivi sulle vendite del terzo trimestre 2018, chiuso con ricavi in calo del 9% a 221,5 milioni rispetto al pari periodo 2017.
A frenare il fatturato del gruppo veneto dell’occhialeria, le forti contrazioni delle vendite registrate nei due mercati di punta (Nord America e Europa).