Media – Settore stabile, accelera nel finale di ottava Rcs (+10,5%)

Stabile sui cinque giorni il Ftse Media Italia che sovraperforma così il ribasso dell’1,5%  messo a segno dal corrispondente indice continentale di confronto. Sottotono la Borsa di Milano (-0,7%).

A livello settoriale, la società Ads (Accertamenti Diffusione Stampa) ha reso noti i dati relativi alle diffusioni cartacee e digitali riferiti allo scorso mese di settembre per quotidiani (-8,5% m/m) e settimanali (-7,9% m/m) e al mese di agosto per i mensili (+6,7% m/m).

Nielsen ha invece comunicato il dato sugli investimenti pubblicitari in Italia a settembre, dalla cui lettura emerge emerge un incremento dello 0,6% registrato nel mese di settembre (-2,4% senza search e social). Nei primi nove mesi del 2018 l’aumento è stato del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre al netto dei search e social, l’andamento risulta sostanzialmente stabile.

Cede il 2,1% Mediaset che in settimana ha esercitato l’opzione di put sulla cessione del veicolo R2, nella quale è confluita la parte operation di Premium, a Sky Italia.

A interessare gli investitori del gruppo del Biscione i rumors secondo cui il progetto di creazione di un network di canali tv non a pagamento con ProsiebenSat1 e TF1 potrebbe spingere il gruppo di Cologno Monzese a un compromesso con Vivendi sul contenzioso Premium: si parla di un risarcimento da 400-500 milioni contro i 3 miliardi di risarcimento danni chiesti ai francesi (udienza al Tribunale di Milano è fissata per il 4 dicembre).

Positivi i  dati trimestrali della controllata Mediaset Espana, che ha riportato ricavi delle piattaforme per 184,8 milioni, in calo dell’1,8% rispetto al 2017, l’Ebitda pari a 34,5 milioni, in crescita del 12,3%, con il relativo margine al 18,3% e l’Ebit a 29,4 milioni (26 milioni nel 3Q 2017), con la gestione trimestrale si è chiusa con un utile netto di 21,7 milioni (+6,4% sul 3Q 2017).

Accelera nel finale di ottava Rcs Mediagroup (+10,5%) dopo la pubblicazione dei dati del terzo trimestre 2018, chiuso con il miglioramento della gestione operativa e la crescita dell’utile netto. Si avvicina il raggiungimento del traguardo imposto dal management di ridurre l’indebitamento finanziario sotto la soglia dei 200 milioni entro la fine del 2018. Nel mentre sono stati confermati i target per l’esercizio in corso.

Segue il progresso del 7,4% registrato dall’altra società quotata di Urbano Cairo, ossia l’omonima Cairo Communication.

Alti e bassi invece per Giglio Group che chiude a +3,6% dopo aver toccato il +5,8% in corso di seduta. Ad alimentare gli acquisti una nota dello studio di Ernst & Young sul settore del lusso, segmento presidiato dalla media company 4.0 tramite principalmente la piattaforma iBox, il multibrand store che offre il meglio del fashion globale al canale 68 del digitale terrestre, in diretta streaming su Facebook e su ibox.it.

Lascia sul terreno il 3,2% Class Editori che in settimana ha siglato un’intesa con il China Economic Information Service (Ceis) di Xinhua News Agency, il principale gruppo multimediale cinese, per lanciare congiuntamente la versione italiana della piattaforma Xinhua Silk Road.

Chiude in coda al settore Italiaonline (-7,7%) dopo la pubblicazione dei conti dei 9 mesi 2018, chiusi con ricavi pari a 236,2 milioni, in calo del 5,1%, il miglioramento della gestione operativa e il calo a 3,8 milioni dell’utile netto del periodo (8 milioni nei 9M 2017).