Media – Profondo rosso per il comparto (-8,8%), crollano i titoli del Biscione

Ottava da dimenticare per il Ftse Italia Media che sprofonda a -8,8%, mentre realizza un frazionale rialzo dello 0,7% il corrispondente indice continentale di confronto. Arretra del 2% la Borsa di Milano.

Affonda Mediaset (-8,4%). A pesare sulle vendite delle azioni sono i dati dei primi nove mesi del 2018, che hanno evidenziato un calo dei ricavi dell’1,6% a 2,4 miliardi e della gestione operativa con l’Ebida (-12,2%) e l’Ebit (-7,4%) fissatisi rispettivamente a 753,7 e 114,5 milioni. Si riduce la perdita operativa invece nel terzo trimestre 2018.

A preoccupare gli investitori è la staticità del mercato pubblicitario sia in Italia che in Spagna. Nonstante l’andamento debole del comparto la performance ha registrato un risultato positivo soprattutto nel segmento televisivo grazie allo sprint nella raccolta generata dalla trasmissione in esclusiva dei Mondiali di Calcio Russia 2018 a giugno e luglio.

Tracollo di Mondo Tv (-46,6%). A rischio la guidance del 2018 e dell’intero piano industriale quinquennale dopo i conti del terzo trimestre 2018 appesantiti dalla contrazione dei ricavi. Non bastano le rassicurazioni pubblicate in mattinata dal management che assicura il commitment del business.

Nel dettaglio, la società valuterà se procedere ad una revisione del piano industriale quinquennale nel mese di gennaio 2019 per poter tenere conto, con maggior grado di certezza e attendibilità, dei risultati del quarto trimestre e della chiusura dell’anno.

Arretra del 4,2% Giglio Group. La società, nel periodo gennaio-settembre dell’anno in corso, ha proseguito la sua evoluzione nell’e-commerce targato 4.0, come ha sottolineato in un‘intervista esclusiva a Market Insight il presidente Alessandro Giglio, che incrocia il mondo dei media, della moda, dei social network con il web, gli store online e i market place. La graduale trasformazione le ha consentito di diventare sempre più una realtà e-commerce innovativa.

Dalla lettura dei dati dei primi nove mesi del 2018, al di là della crescita dei ricavi complessivi, emerge infatti l’ampliamento del business legato all’e-commerce, salito di circa l’8%. Una performance che si colloca ben al di sopra del progresso del settore di riferimento.

Cede il 13,2% Mondadori all’indomani della pubblicazione dei conti del 3Q 2018 con un minori ricavi (-10,6% a 267,2 milioni) e i margini operativi sostanzialmente in linea con il pari periodo di confronto. A pesare sui conti, il ramo d’azienda relativo ai periodici francesi, per il quale è in corso una trattativa esclusiva per la cessione con Reworld Media.

Andamento analogo per Cairo Communication (-3,7%) i cui dati a fine settembre 2018 hanno messo in risalto come i ricavi si siano mantenuti stabili (-0,5%) al netto dell’IFRS 15. Inoltre, i conti hanno mostrato un miglioramento della gestione operativa nel 3Q 2018, con l’Ebitda e l’Ebit saliti rispettivamente a 21,1 e 8,3 milioni dai precedenti 19,4 e 3,6 milioni.

Chiude in ribasso dell’1,9% Class Editori. La casa editrice milanese ha pubblicato ieri i risultati dei primi 9 mesi del 2018, che si sono archiviati con un incremento dei ricavi del 6,8% a 46,1 milioni. Il fatturato pro-forma, considerando l’inclusione di Gambero Rosso nel gruppo a partire dal 1° giugno, si attesta a  52,7 milioni (+22,1%).

Sottotono anche Poligrafici Editoriale (-2,9%), che ha svelato i risultati al 30 settembre 2018, caratterizzati da una contrazioene dei ricavi (-2,9% a 117 milioni) e della perdita netta (-65,7%) e Monrif (-%), che al termine dei primi 9 mesi del 2018 ha riportato un calo dei ricavi (-2% a 131,7 milioni) e dell’Ebitda (-7,6% a 7,5 milioni).

Lascia sul terreno il 4,2% Il Sole 24 Ore che ha archiviato i nove mesi 2018 con ricavi in calo e il parziale recupero dei deficit di conto economico.