Il trilogo composto da Parlamento, Consiglio e Commissione Europea sta valutando un nuovo accordo che riguarda quelle operazioni straordinarie che prevedono la cessione di Npl in un ammontare pari almeno ad un quinto del totale di quelli in portafoglio.
Questo è quanto riportato da fonti di stampa. Nello specifico, per le cessioni di Npl in grandi quantità (maggiori del 20% del totale) non verranno applicate penalizzazioni al Loss Given Default (Lgd), con effetto retroattivo da fine 2016. Questa grandezza misura l’ammontare della perdita sul credito in caso di default.
Tale intesa avrebbe lo scopo di incentivare le operazioni straordinarie di pulizia dei bilanci, evitando penalizzazioni a livello patrimoniale per il cedente. Attualmente la cessione di grandi portafogli ad un prezzo inferiore rispetto al valore netto di libro comporta un deterioramento del parametro Lgd, con conseguente aumento di accantonamenti a fronte di rischi su crediti.
Si segnala che ci sono altri punti all’attenzione del trilogo. Nello specifico, si starebbe valutando una riduzione del fattore di ponderazione per i prestiti concessi alle piccole e medie imprese (dal 100% all’85%), per i finanziamenti con cessione del quinto (dal 75% al 35%) e su infrastrutture e software.
Inoltre, sono state avanzate richieste per applicare direttive Brrd e requisiti sulle passività soggette al bail-in (Mrel).